Secondo il meteorologo Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – DIEF di Unimore “il mese di luglio 2015 potrebbe essere definito il mese record smentendo, per certi versi a sorpresa, l’estate stentata, piovosa ma non fredda, dell’anno passato”.
Limitando, per ora, l’analisi dei record, che hanno caratterizzato il mese appena terminato, agli indici più vistosi e riferiti alle registrazioni raccolte dalla stazione storica dell’Osservatorio di Piazza Roma a Modena, su cui si dispone di una serie quasi bisecolare, il primo e più clamoroso dato riguarda la temperatura media: con 29.4°C il luglio 2015 diventa, ex aequo con agosto 2003, il mese più caldo di sempre. “Un valore – afferma Luca Lombroso – che potremmo definire eclatante, tanto da essere quasi inutile un confronto con la media climatica trentennale (25.4°C), che ormai possiamo considerare superata dai fatti: le estati “hyperestreme”, come definimmo quella del 2003, non sono più una ipotesi del futuro ma una realtà di oggi”.
Questa considerazione viene avvalorata dal calcolo dei giorni con temperatura massima oltre i 36°C, che assommano a dieci, addirittura uno in più di quelli verificatosi nell’ondata di calore dell’estate 2003. “Fino ad allora – precisa ancora Luca Lombroso – a Modena non vi fu mai un’estate con più di 5 “giorni bollenti”, e ciò avvenne unicamente nell’estate 1983, che per quel periodo appariva insopportabile per il suo calore”.
E tanto per fare un confronto sull’estate, e più precisamente col luglio 1983, che ancora oggi detiene il record del singolo giorno più caldo a Modena con 38.5°C, in quel caso – raccontano dall’Osservatorio Geofisico modenese – il caldo estremo durò molto meno, tanto che il valore medio mensile del luglio 1983 nella classifica dei 10 mesi più caldi di sempre è stato più volte superato, non solo nel luglio 2015 e agosto 2003 ma anche in luglio e agosto 2012 e in agosto 2011. Unico altro caso tra i dieci mesi più caldi di sempre a Modena, e non appartenente al XXI secolo, è il luglio 1950, che si colloca nella speciale graduatoria dei mesi più caldi per Modena al decimo posto.
E per quanto riguarda le piogge occorre notare che anche in estate – secondo gli esperti – dovrebbe piovere, anche se il mese di luglio con 38.4 mm di media, riferita al trentennio 1981-2010, climaticamente è il secondo mese più secco dell’anno. Se lo scorso anno con 125.4 mm luglio 2014 a Modena fu il 7° più piovoso dal 1830, quest’anno con soli 0.7 mm, peraltro “salvati” dal forte temporale della pedemontana che ha solo sfiorato Modena città, risulta il 4° più secco da almeno 186 anni.
“Naturalmente – commenta l’esperto Luca Lombroso – è presto per un bilancio complessivo dell’estate, rispetto al 2003 quando le ondate di calore partirono addirittura a maggio. Quest’anno il caldo estremo è iniziato dopo, in parte a metà giugno, e quindi è esploso a luglio. Ma l’estate non è affatto finita, anzi. Le ultime giornate, in apparenza fresche e senz’altro gradevoli, sono state di fatto nella norma”.
Previsione. Secondo l’Osservatorio Geofisico di Unimore ora torna a farci visita l’anticiclone africano e il caldo riprenderà vigore, spingendo di nuovo, da metà settimana e fin verso il week end, i termometri verso valori da febbre.
Quanto durerà questa nuova ondata? “Per fortuna – spiega Luca Lombroso – la nuova ondata di calore potrebbe attenuarsi già verso domenica, ma a prezzo del ritorno del rischio di forti temporali. Azzardando a guardare oltre, anche in questo caso non dovrebbe trattarsi della fine prematura dell’estate, ma è assolutamente presto per allungare lo sguardo alle attese per il ferragosto”.