E’ trascorso quasi un anno da quando l’Assessore Ricchi ha posto la sua attenzione sul ripristino del tratto di “Percorso sole” a monte delle piscine di Vignola, ma in questo arco di tempo il Servizio Tecnico di Bacino, la struttura della Regione Emilia Romagna incaricata di intervenire all’interno degli alvei dei fiumi, non solo non è intervenuta, ma non ha neanche dato risposte al Comune su tempi e modi dell’intervento. Già in data 5 marzo 2014 l’allora presidente della Provincia di Modena Sabattini, essendo la Provincia l’ente responsabile degli interventi lungo il percorso, aveva scritto a STB segnalando il crollo della sponda.
Nessun intervento è arrivato e in data 27 agosto 2014 il Comune di Vignola ha scritto direttamente al STB per richiedere con urgenza il ripristino dell’argine. Nuovamente nessuna risposta, nessun intervento e nessun impegno è arrivato, cosi il Comune di
Vignola ha nuovamente scritto a STB in data 23 aprile 2015 richiedendo con urgenza la messa in cantiere dei lavori. In questi mesi infatti il fiume ha continuato ad erodere la sponda portandosi via non solo il percorso, ma arrivando a minacciare il muro di confine di un terreno agricolo posto già al di fuori dell’area demaniale. Inoltre è purtroppo un dato di fatto che diverse persone per abitudine o per risparmiare tempo, sia a piedi che in bicicletta, continuano a scavalcare o rimuovere le barriere che impedirebbero di accedere a questo tratto, ormai completamente crollato, e a transitarvi anziché percorrere la variante di poco più lunga, mettendosi così in pericolo.
“Non è possibile assistere a questa superficialità, che non solo è mancanza di collaborazione tra enti pubblici, ma è anche venire meno ai propri doveri da parte di STB”.
Dichiara l’Assessore Ricchi “Sappiamo di star attraversando un momento in cui i servizi pubblici vedono calare le risorse a loro disposizione, ma qui non c’è nemmeno uno straccio di risposta che parli di tempi, di progetti di presa in carico dell’intervento da parte dell’ente che ne è responsabile. E’ una situazione del tutto inaccettabile, anche perché il fiume in questi mesi ha continuato a consumare la sponda e con l’autunno riprenderà ad erodere là dove ormai l’argine non la difende più. Noi porteremo avanti la nostra richiesta su tutti i tavoli che possano essere utili a sbloccare l’intervento, ma nel frattempo non possiamo non comunicare tutto il nostro disappunto per il comportamento sin qui tenuto dai nostri interlocutori”.