E’ stata approvata ieri dall’Assemblea legislativa la legge di riordino istituzionale dell’Emilia-Romagna, in attuazione del ridisegno istituzionale previsto dalla Legge Delrio. Un nuovo modello di governo del territorio, investimenti su Unioni e fusioni di comuni e sulla Città metropolitana di Bologna, considerata hub per lo sviluppo di tutta la regione.
“La legge approvata – ha commentato il sindaco Virginio Merola – affida un ruolo strategico alla Città metropolitana di Bologna, non solo in riferimento all’area bolognese ma a tutto il territorio regionale. Noi siamo pronti e in questi mesi abbiamo lavorato per individuare le soluzioni migliori per rispondere alle esigenze delle comunità in un’ottica di semplificazione e ottimizzazione dei servizi e per aumentare la competitività di tutto il territorio. Mi unisco alle rassicurazioni fatte dal presidente Bonaccini – ha proseguito Merola – in merito alla salvaguardia di tutti i posti di lavoro e ringrazio il personale della Città metropolitana per la grande professionalità con la quale ha affrontato questi mesi di incertezza normativa”.
Per quanto riguarda il personale infatti, la Regione si impegna a garantire “entro la fine del 2015 una collocazione certa al personale interessato (circa la metà delle 3966 persone attualmente impiegate nelle amministrazioni provinciali). Quasi 2000 dipendenti resteranno alle Province per svolgere le funzioni fondamentali indicate dalla legge 56/2014 (cosiddetta “legge Delrio”), come ad esempio la pianificazione dei servizi di trasporto di ambito provinciale e gli interventi per l’edilizia scolastica”.
Il testo normativo attua la legge Delrio (56/2014) e prefigura anche un nuovo modello di governo territoriale che pone le basi per la realizzazione di Aree vaste interprovinciali fondate sull’aggregazione funzionale tra Province.
I territori provinciali potranno fare sistema per sviluppare al meglio nuove strategie territoriali e gestire i servizi in modo unitario (ad esempio in materia di turismo, trasporti o protezione civile), in linea con le esigenze di cittadini e imprese.
Valorizzate anche le Unioni di Comuni, come perno dell’organizzazione dei servizi di prossimità al cittadino. Forte spinta anche alle fusioni di Comuni, che ne ridurrà ulteriormente il numero.
La legge individua nuovi modelli organizzativi (Agenzie) per le funzioni in materia di ambiente, energia, sicurezza territoriale e protezione civile, puntando su unificazione, razionalizzazione e semplificazione delle competenze di ciascun livello di governo.
In particolare, opera un rinnovamento nell’organizzazione di Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente) che diventerà le nuova “Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia” e unifica in capo all’Agenzia regionale di protezione civile anche le funzioni di sicurezza territoriale. Per assicurare un importante presidio sulle politiche formative e di sostegno al lavoro, la legge, infine, istituisce l’Agenzia regionale per il lavoro.