Un nuovo appuntamento organizzato nell’ambito della ventesima edizione del “Premio letterario Frignano” è in programma venerdì 31 luglio alle ore 17.00 a Pavullo, presso il Castello di Montecuccolo. Roberto Barbolini, giornalista e scrittore, legge e commenta, restituendone la singolare bellezza, “Zebio Còtal”, il romanzo “appenninico” di Guido Cavani.
E’ un contadino torvo e spietato, disperatamente cattivo, lo Zebio di Cavani: sullo sfondo di un Appennino lirico e aspro, tiranneggia e maltratta la sua numerosa famiglia, stretta tra la miseria materiale e la sua miseria morale. Pubblicato a proprie spese nel 1958 in soli 200 esemplari, il romanzo fu poi scoperto e riedito da Pier Paolo Pasolini che ne decretò il successo nazionale. Anche Gino Covili, grande pittore della sofferta vita contadina del Frignano, fu toccato da Zebio e gli dedicò un ciclo di opere, che ora illustrano l’edizione speciale del romanzo realizzata da Coviliarte nel 2008 e disponibile durante l’iniziativa. La sede dell’incontro presso il Castello di Montecuccolo, consentirà peraltro di visitare nell’annesso centro museale “Il paese ritrovato”, uno dei cicli pittorici più toccanti di Gino Covili, di cui ricorre quest’anno il decennale della scomparsa. Nel corso della manifestazione, il figlio dell’artista porterà una testimonianza sul rapporto tra Covili e Zebio Cotal.
In caso di maltempo, l’incontro si svolgerà nella Sala Consigliare del Comune di Pavullo.
L’incontro con Barbolini è l’ultimo degli importanti appuntamenti culturali precedenti alla premiazione del “Premio letterario Frignano” prevista a Sestola sabato 1 agosto.
La più prestigiosa manifestazione letteraria dell’Appennino modenese, nata 56 anni fa e che ha visto fra i fondatori il critico Carlo Bo, prevede la partecipazione al Premio di opere narrative di autori italiani viventi edite tra il maggio 2014 e aprile 2015, che possono essere presentate dagli autori stessi, da editori o proposte dalla giuria, di cui Arrigo Levi è presidente onorario. Gli altri componenti sono Michelina Borsari, Franca Baldelli, Roberto Barbolini, Stefano Marchetti, Riccardo Pontegobbi e Stefano Calabrese.