Il Consiglio comunale di Modena ha dato il via libera all’esperienza degli orti urbani in città, dedicati a singoli cittadini fino a 54 anni di età, famiglie e associazioni, approvando all’unanimità, nella seduta di giovedì 23 luglio, il Regolamento che li istituisce e li disciplina, illustrato dall’assessora al Welfare e Sanità del Comune Giuliana Urbelli.
Gli orti urbani, che saranno concessi a seguito di avviso pubblico sulla base di una graduatoria in ordine di arrivo delle domande, saranno una sessantina per iniziare e avranno collocazione a San Cataldo, nell’area compresa tra il cimitero, la residenza di via Belli e via Capuana. Le piazzole saranno di circa 20 metri quadrati ciascuna e verranno destinate alla coltivazione di ortaggi, fiori e piante non da fusto. Accanto a queste sono previste anche alcune aree più grandi, di circa 700 metri quadrati, da destinare a orti condivisi.
Nella stessa seduta, il Consiglio comunale ha inoltre discusso e approvato, con il voto favorevole di tutti i gruppi presenti e l’astensione del consigliere del Pd Fabio Poggi, un’altra delibera illustrata dall’assessora Urbelli che va a modificare il Regolamento per l’assegnazione e gestione degli orti per anziani, introducendo, tra l’altro, la possibilità di fare appezzamenti di terreno di metrature dimezzate per accorciare la lista d’attesa.
Respinto, invece, un ordine del giorno presentato in corso di seduta dal M5s e illustrato dal consigliere Marco Bortolotti che sollecitava sindaco e Giunta a eliminare nelle linee guida degli orti Urbani e in quelle degli orti per anziani i limiti di età rispettivamente superiore e inferiore a 54 anni, mantenendo solo il prerequisito di età superiore ai 18 anni. Il documento chiedeva inoltre di prevedere un monitoraggio periodico dei terreni e dei prodotti sugli spazi impegnati dai suddetti orti con carotaggi del terreno e con l’analisi dei prodotti ortivi. Si è espresso a favore il M5s, contro il Pd e si sono astenuti Per me Modena, Sel e FI.