Il 16 Luglio il Consiglio Comunale ha discusso il bilancio di previsione 2015, il primo bilancio redatto dalla nuova Amministrazione. Un bilancio molto complesso, da chiudere con circa due milioni di euro in meno di entrate , una somma che vale il 14% del bilancio 2014.
Tale divario dipende in primo luogo dal -13% delle entrate tributarie, spiegabile in parte anche con il perdurare della crisi economica che riduce la disponibilità economica di aziende e famiglie andando ad accrescere anche il numero degli insoluti.
Al contempo l’Amministrazione comunale condanna con fermezza, il numero esiguo di coloro che evadono le tasse deliberatamente, poichè tale comportamento esecrabile sottrae importanti risorse a tutta la comunità.
Pesa tuttavia anche il calo dei trasferimenti operati dallo Stato per quasi 600 mila euro, in continuità con una iniqua politica di tagli lineari che da anni penalizza i Comuni e che non si può certo definire lungimirante: una politica inaccettabile a prescindere dalla connotazione politica del Governo che la attua .
A complicare il già delicato quadro si inserisce l’entrata in vigore dell’armonizzazione contabile. Un meccanismo che certamente introdurrà una maggiore trasparenza, ma che all’apparenza contrasta con altri strumenti di contenimento della spesa come il patto di stabilità.
A fronte di queste difficoltà, l’Amministrazione comunale ha voluto compiere scelte politiche nette, a favore della tenuta sociale della comunità nonantolana.
Non verranno infatti toccati gli stanziamenti destinati al sociale, per continuare a far fronte ai numerosi accessi ai servizi di cittadini in difficoltà – 1,1 milioni di euro (8% sul totale delle uscite).
Rimangono sostanzialmente inalterate le risorse a disposizione di cultura e servizi scolastici.
Su tutti i restanti capitoli di spesa è stata necessaria una revisione minuziosa, per reperire le risorse necessarie, limitando il più possibile le ricadute di queste minori spese sui cittadini.
E’ stato ridotto, ad esempio, il contributo alla società partecipata Nonaginta srl, fattore che comporterà la necessità di una rivalutazione e ridefinizione delle priorità di intervento .
Ridotti infine i nuovi investimenti per importanti opere pubbliche – eccezion fatta per gli interventi già avviati, come il nuovo asilo e Piazza Liberazione, nonché per i lavori di ripristino degli edifici del Centro Storico, finanziati dalla Struttura commissariale della Regione.
A gravare ulteriormente sulle finanze del Comune il ritorno del Patto di Stabilità, sospeso dopo il terremoto del 2012, che impone all’Amministrazione di accantonare 1,3 milioni di euro.
Per quest’anno l’Amministrazione comunale si attende di riuscire a rispettare il Patto di Stabilità, se le previsioni di entrata saranno confermate.
E’ chiaro tuttavia che se non cambierà in maniera netta questa politica di tagli lineari e indiscriminati che colpisce duramente gli Enti Locali, la tenuta dei servizi sarà a rischio.
Non è tollerabile che i Comuni vengano progressivamente privati della loro autonomia, svuotati di risorse a fronte di funzioni e bisogni in costante aumento.
E’ necessario avere certezza del quadro normativo e stabilità finanziaria sia con riferimento ai trasferimenti che ai tributi. L’Amministrazione si attende che questo Governo possa finalmente restituire dignità e risorse ai Comuni, invertendo il segno delle politiche di austerità di cui puntualmente fanno le spese gli Enti Locali.