Il percorso di integrazione gestionale tra il Policlinico di Modena e il Nuovo Ospedale civile Sant’Agostino Estense di Baggiovara partirà in via sperimentale con l’avvio di una cabina di regia composta da diversi enti, istituzioni e sindacati alla quale parteciperà anche l’Università di Modena e Reggio Emilia.
La cabina di regia rappresenta il primo passo per avviare un percorso sperimentale triennale che ha come obiettivo di «implementare un modello organizzativo innovativo». E’ quanto stabilito in una documento della Conferenza territoriale sociale sanitaria, approvato nella seduta di giovedì 16 luglio, che sarà inviato alla Regione Emilia Romagna dove si chiede alla Regione stessa la «disponibilità ad assumere il progetto di gestione integrata, secondo i modelli organizzativi che saranno individuati, offrendo la garanzia istituzionale e legislativa».
Nel presentare il documento, Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Conferenza ha parlato di «una vera e propria sfida che parte oggi con l’obiettivo di aumentare la qualità dei servizi attraverso una maggiore integrazione, non solo tra i due ospedali ma tra queste strutture di eccellenza e le altre strutture intermedie e il territorio». Per Muzzarelli, infatti, «occorre fare un salto di qualità se vogliamo vincere la sfida dell’innovazione e offrire servizi sempre più professionali e al massimo livello. Modena finalmente mette un campo un percorso nuovo che vede tutti i soggetti impegnati in un gioco di squadra nell’interesse esclusivo dei cittadini, un percorso che avrà una ricaduta positiva non solo sugli ospedali ma su tutta la rete dei servizi». E per accelerare sul percorso avviato, Muzzarelli e il copresidente della Conferenza Alberto Bellelli stanno definendo un prossimo incontro con il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi con l’obiettivo di partire con la cabina di regia dal 1 gennaio 2016».
Nel corso della discussione il rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Angelo Oreste Andrisano ha confermato «la condivisione dell’Ateneo nei confronti di questo percorso e la volontà di partecipare alla cabina di regia per dare un contributo positivo», un concetto ripreso nel suo intervento anche dal preside della Facoltà di Medicina e chirurgia Giovanni Pellacani.
Nel corso della discussione sono intervenuti anche il direttore del Policlicnico Ivan Trenti («il rilancio dell’ospedale parte da un nuovo clima di collaborazione tra tutti e il processo di integrazione favorirà la crescita delle nostre eccellenze» ha detto) e del direttore dell’Ausl Massimo Annichiarico che ha confermato come «le premesse per una positiva collaborazione ci sono tutte, l’importante non sono tanto le architetture gestionali ma gli obiettivi e risultati che si intende perseguire». Un giudizio ripreso anche da Claudio Pistoni, sindaco di Sassuolo, e da Roberto Rubbiani, sindaco di Serramazzoni, mentre Simone Pelloni, vicesindaco di Vignola, ha auspicato che «dalla cabina di regia si passi poi a un unico direttore e unico consiglio di amministrazione dei due ospedali». Bellelli, infine, ha sottolineato che «ora la Regione deve rispondere se intende accompagnarci in questo percorso peraltro giù individuato nel Piano attuativo locale».