Per riconoscersi occorre innanzitutto conoscersi: è a partire da questo radicato convincimento che la Consulta per l’Integrazione dei Cittadini stranieri dell’Unione delle Terre d’Argine ha promosso, insieme alle associazioni che ne fanno parte, Accoglienza,dignità e solidarietà, un programma di tre incontri che si terranno a Carpi nel mese di luglio per approfondire e riflettere insieme alla cittadinanza su temi quali profuganza, migrazioni, accoglienza e integrazione, attraverso il racconto dell’esperienza diretta di alcuni rifugiati e la competenza di esperti e giornalisti.
Se domenica 5 luglio i membri della Consulta incontreranno, alle ore 19.00 presso la Sala della Parrocchia di Fossoli, i partecipanti al campo di volontariato e formazione I giovani per progettare, promosso dalla Fondazione ex Campo Fossoli, e i profughi del progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) presenti sul territorio dell’Unione, giovedì 9 si terrà invece un momento dedicato a tutta la cittadinanza quando, dalle ore 19.30, piazza Garibaldi sarà lo sfondo di un rinfresco e un momento musicale a con La voix des anges al quale seguirà, alle ore 21.00, Scenari di guerra e migrazione di popoli, la tavola rotonda al quale parteciperanno la pluripremiata reporter sassolese Annalisa Vandelli , il coordinatore scientifico dell’Osservatorio sull’immigrazione dell’Ires (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali) e già docente di Sociologia del Lavoro presso Universita’ di Modena e Reggio Emilia Giovanni Mottura e l’assessore alle Politiche sociali dell’Unione Terre d’Argine Roberto Solomita gli interventi dei quali, moderati dal presidente della Consulta Ousmane Cisse, saranno intervallati dalla testimonianza di un profugo del progetto Mare Nostrum. Scopo della serata, quello di incrociare globale e locale, di comprendere cioè l’origine e le cause dei flussi migratori e insieme fare il punto sulla situazione del territorio, sempre a partire dalle testimonianze dirette di chi ha vissuto sulla propria pelle il fenomeno o di chi l’ha documentato e studiato per anni.
Un incontro dedicato a socializzazione e convivialità sarà poi quello di domenica 19 luglio quando, alle ore 13.00 presso il Foro Boario, le varie comunità musulmane del territorio festeggeranno la fine del Ramadam con un grande pranzo collettivo al quale sono invitati gli appartenenti ad ogni religione e i non credenti. Ad allietare l’appuntamento, in cui saranno servite varie pietanze tipiche dei Paesi d’origine, l’Hip Hop engagé degli Umma Mic, giovani figli di immigrati che raccontano, attraverso lo strumento della musica, le proprie esperienze di vita.
“Oggi è più che mai necessario discutere di questi temi – spiega il presidente della Consulta per l’Integrazione Ousmane Cisse – perché profughi e immigrazione riguardano molto da vicino la vita e la quotidianità di ognuno di noi. Lo scopo di queste iniziative, a cavallo tra approfondimento e socialità, è quello di stimolare i cittadini a riflettere prima di tutto sulle cause che spingono tante persone a intraprendere viaggi spesso pericolosi e dall’esito incerto, a tentare di comprendere cosa origina queste migrazioni di massa, perché se si racconta spesso della drammaticità degli sbarchi e delle difficoltà della quotidiana convivenza, si discute sempre troppo poco di cosa spinga queste persone a scappare, stretti tra gestione perennemente emergenziale da un lato e dalla narrazione sensazionalistica e spesso volutamente ansiogena dei mass media dall’altro. Le persone in pericolo vanno prima di tutto salvate, ma non ci si può limitare a questo: occorre impegnarsi per costruire efficaci politiche di accoglienza e integrazione”.