Polizia stradale e Guardia di finanza hanno denunciato due persone per ricettazione. Capita sempre più spesso di vedere circolare per le nostre strade auto, anche di grossa cilindrata, provviste di targhe straniere. Proprio questa anomalia ha portato la Polizia stradale di Bologna e il nucleo Polizia tributaria della Guardia di finanza del capoluogo emiliano, in stretta sinergia e fattiva collaborazione, ad accedere ad un capannone nella zona industriale di Casalecchio di Reno dove sono stati rinvenuti 10 veicoli, alcuni con targhe bulgare, altri senza targa, nonché altro materiale di dubbia provenienza per uso industriale (torni e macchinari vari). I primi accertamenti sugli autoveicoli hanno portato alla luce due vetture di provenienza furtiva: una Range Rover Evoque ed una Fiat Freemont. Dubbi anche per due Audi. Infatti gli identificativi di una A3 non risultano presenti in alcuna banca dati, per cui si sospetta che possano essere stati alterati; mentre la carta di circolazione di una Audi A4 S4, rinvenuta priva di targhe, è risultata falsificata. Le predette auto e un ulteriore veicolo, unitamente al capannone dove erano state concentrate, sono state sottoposte a sequestro. Proseguono gli accertamenti per verificare il legittimo possesso degli altri beni rinvenuti.
Il servizio ha tratto origine da un controllo di carattere fiscale eseguito dai militari della Guardia di finanza del capoluogo felsineo nei confronti di un’azienda del Center Gross di Bologna operante nel settore dei servizi, nel corso del quale sono state rinvenute ben otto vetture con targa bulgara. Immediati riscontri hanno consentito di individuare il capannone sito Casalecchio dove sono stati eseguiti i sequestri. Il locale è risultato nella disponibilità di una società bulgara di noleggio auto, amministrata da un cittadino italiano, B.G.L.. di 44 anni, residente a Sofia, denunciato a piede libero unitamente a P.V.., di anni 25, locatore dell’immobile.
B.G.L. amministra anche altre tre società di noleggio auto, sempre di diritto bulgaro. Tramite queste società sono stati conclusi numerosi contratti con professionisti e società della nostra regione. Proprio il noleggio di queste auto, prima immatricolate in Italia, poi radiate per esportazione, quindi reimmatricolate in Bulgaria e rientrate in iIalia per essere cedute in locazione, consente ai locatari di abbattere notevolmente i costi dell’assicurazione obbligatoria e di sottrarsi al pagamento della tassa di possesso ed alle violazioni al codice della strada, quali tutor, autovelox e altre infrazioni. Per tutte queste persone e società si profila ora l’ipotesi della truffa ai danni dello stato.
Fattispecie del genere non sono affatto sconosciute alle istituzioni tanto che, proprio in questi giorni, il governo sta approntando un disegno legge per modificare l’art. 132 del codice della strada. Sono in discussione nuove regole molto più rigide per i residenti in Italia che circolano alla guida di veicoli immatricolati in uno stato estero, per ricondurre il fenomeno nell’ambito della legalità. In alcuni casi, infatti, sarà previsto il ritiro della carta di circolazione per 30 giorni e, nel caso di leasing o locazione senza conducente di veicoli esteri circolanti in Italia, sarà prescritta la reimmatricolazione con targa italiana entro sessanta giorni dall’acquisizione in disponibilità.