Dopo la mobilitazione dei mesi scorsi sostenuta anche da ore di sciopero e presidi, continua la protesta dei lavoratori della Caprari di Modena a sostegno della piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo aziendale che comprende anche richieste per il contrasto al Jobs Act.
Oggi pomeriggio si è svolto infatti il presidio davanti ai cancelli aziendali in via Emilia Ovest (in foto) in concomitanza con un’ora di sciopero. E’ stata bloccata per 45 minuti anche via Emilia Ovest nel tratto di fronte all’azienda dove i lavoratori hanno dato vita ad un sit-in.
Alta l’adesione allo sciopero di oggi – il 100% dei lavoratori in produzione – che fa parte di un pacchetto di 12 ore complessive da effettuarsi entro fine giugno.
Prevista anche nella giornata di domani una nuova iniziativa di sciopero a sorpresa.
Il pacchetto di ore di sciopero è stato proclamato dalla Rsu, unitamente alla Fiom/Cgil, in risposta all’intransigenza aziendale che da un lato, giudica eccessive le richieste su stabilizzazione dei somministrati, salario e diritti, dall’altro si rifiuta di trattare (sostenuta da Confindustria) se non vengono tolte le richieste sul Jobs Act sui licenziamenti illegittimi.
Nella piattaforma per il rinnovo dell’integrativo aziendale Fiom/Cgil, Uilm/Uil e Rsu chiedono la stabilizzazione per anzianità di almeno il 10% dei contratti di somministrazione, e l’utilizzo per al massimo 18 mesi (frazionati e/o continuativi) dei lavoratori somministrati.
Sul salario aziendale chiedono l’erogazione in 5 tranche di 250 euro, la stabilizzazione alla scadenza del contratto del 25% della media del PdR degli ultimi 3 anni, permessi aggiuntivi per visite specialistiche, ore aggiuntive di formazione sulla sicurezza, bonifiche ambientali, ecc…
Si chiede, inoltre, che in caso di sentenza del giudice di licenziamento senza giusta causa, il lavoratore venga reintegrato mantenendo l’anzianità e i diritti acquisiti, superando il solo criterio della monetizzazione previsto dal Jobs Act.
(Fiom/Cgil Modena)