Secondo indiscrezioni, il prossimo 27 giugno è prevista, attraverso una piccola cerimonia in una delle sale comunali, l’ufficializzazione della prima coppia omosessuale a Sassuolo. “Nel rispetto delle istituzioni e della legge invito il Sindaco e la Giunta a non prestare il fianco alla propaganda ideologica in atto sulle nozze gay, evitando di utilizzare l’istituzione pubblica per la messa in scena di finti matrimoni che non hanno alcuna valenza giuridica e che offendono prima di tutto l’istituzione in cui verrebbero altrettanto fintamente celebrati” dichiara il Capogruppo di Forza Italia Claudia Severi.
“Senza una legge nazionale e quindi senza una specifica funzione delegata al Comune, atti del genere, non giustificabili nemmeno sotto l’aspetto simbolico, presuppongono anche una evidente responsabilità economica. Impiegare personale e risorse pubbliche, perlopiù in giorni prefestivi come il Sabato, per competenze che il Comune non ha, vìola il principio di legalità e quindi si presterebbe anche all’intervento della Corte dei Conti.
Ciò vale ancora di più in un Comune come quello di Sassuolo dove non c’è nemmeno il registro per la trascrizione delle nozze gay contratte all’estero e dove la maggioranza si è divisa anche su un documento di indirizzo sull’istituzione del registro stesso. Registro che, appunto, ancora non c’è e di cui, stando alle parole del Vicesindaco che avrebbe confermato l’assenza di interesse e di richieste di iscrizione, nessuno, nemmeno le coppie omosessuali, sente evidentemente la mancanza.
A Sassuolo non solo andrebbe in scena un matrimonio finto ma anche un’iscrizione finta ad un registro che non c’è. Altro che atto simbolico e messaggio politico al governo. Questa equivale ad una umiliazione e ad una presa in giro sia per le istituzioni sia per le coppie stesse.
E’ evidente che in Comune – prosegue Severi – la propaganda e l’ideologia continua a prevalere sul buon senso e sulla realtà giuridica e sociale. Questo genera forzature inaccettabili che offendono prima di tutto le istituzioni pubbliche che non possono essere trasformati in teatrini per manifestazioni ideologiche.
Purtroppo il PD e la sinistra, anziché affrontare e confrontarsi sul tema anche a noi caro di un sistema per tutelare i diritti delle persone conviventi, ne utilizza strumentalmente il problema generando con la messa in scena dei finti matrimoni solo una grande confusione.
Per questo auspico, anche solo per evitare di impegnare in obiettivi non supportati dalla legge, strutture ed uffici e risorse comunali già occupati su altri fronti, che la Giunta faccia un passo indietro. Spero che la parte più moderata del PD che in sede di discussione sull’ordine del giorno sull’istituzione del registro aveva espresso perplessità e che, consapevole della deriva ideologica che ne stava alla base, si era astenuta dal voto, riesca almeno in questo caso a fare sentire al Sindaco la propria voce”.