Nell’anno di Expo, il convegno internazionale “Dal seme alla pasta e oltre” riunirà i massimi esperti mondiali della filiera grano duro-pasta per presentare e dibattere i risultati delle ricerche in grado di incrementare la produzione di grano duro, diminuirne l’impatto ambientale e migliorare la qualità e la salubrità della pasta.
L’appuntamento è a Bologna dal 31 maggio al 2 giugno (Hotel Flyon, via dell’Aeroporto 34/36) e all’Expo di Milano presso il Padiglione Italia nella giornata conclusiva del 3 giugno.
L’obiettivo principale della conferenza, promossa da CNR, CRA e Università di Bologna, con il coordinato del professor Roberto Tuberosa e il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, è quello di presentare i progressi della ricerca per la filiera frumento duro-pasta di cui l’Italia è indiscusso leader mondiale. Mantenere questo ruolo richiederà un notevole investimento nella ricerca e nell’innovazione tecnologica della filiera, soprattutto per quel che riguarda l’innovazione varietale. Nel corso del convegno si affronteranno le maggiori tematiche relative all’ agronomia, fisiologia, genomica ed al miglioramento genetico del frumento duro. Verranno inoltre trattati gli aspetti relativi alla produzione della pasta nonché quelli nutrizionali e salutistici.
“ Un appuntamento importante in un settore di punta del made in Italy – così ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli – grazie anche a finanziamenti regionali l’Emilia-Romagna si è negli anni distinta non solo sul piano della ricerca e dell’innovazione varietale, ma anche della produzione di grano duro. Grazie agli accordi quadro con Barilla, promossi dall’Assessorato regionale all’agricoltura, oggi il nostro territorio è leader per la coltivazione di frumento duro ad alta qualità e rifornisce direttamente gli stabilimenti del Gruppo di Parma.”
Il sequenziamento del genoma del grano duro
Nel corso del convegno verrà presentato il programma di ricerca sul sequenziamento del genoma del frumento duro. L’iniziativa, recentemente avviata a seguito di una collaborazione tra CNR, CRA, ENEA e le Università di Bologna e Udine, coinvolge inoltre ricercatori del Belgio, Canada, Israele, Olanda, Turchia e USA.
Considerata l’importanza del frumento duro nell’agricoltura e nella dieta dei paesi Mediterranei, la conferenza fornirà un importante contributo su come valorizzare al meglio i sistemi agricoli e alimentari imperniati su questa coltura, anche in funzione delle tematiche ambientali (es. impronta ambientale della produzione della pasta). La presenza di relatori provenienti dal mondo industriale assicurerà un’elevata valenza applicativa del convegno.
Nell’ultima giornata, prevista presso il Padiglione Italia ad Expo, una tavola rotonda dibatterà sulle sfide poste dai mutamenti climatici alla produzione sostenibile del frumento duro e sulle opportunità offerte dalla ricerca per mitigare gli effetti negativi derivanti da tali mutamenti. La seconda parte del convegno sarà dedicata alla presentazione dell’Agenda Strategica di Ricerca della Wheat Initiative (http://www.wheatinitiative.org/), la maggiore iniziativa internazionale sulla ricerca per il frumento che coinvolge le nazioni del G20, inclusa quindi l’Italia.
Nella serata dell’1 giugno i partecipanti al convegno bolognese saranno ospiti di Apt Servizi presso l’Enoteca regionale di Dozza .
Info: www.fstp15.com