Il Consiglio metropolitano ha approvato all’unanimità nella seduta di ieri gli Indirizzi generali in materia di Politiche abitative e per la costituzione di un Ufficio Comune Metropolitano nell’ambito dell’organizzazione del Comune di Bologna.
La questione abitativa nel territorio bolognese, soprattutto in questo frangente di crisi economica, conferma un quadro problematico: un aumento sostenuto degli sfratti, rilevante domanda di alloggi e sussidi pubblici, impoverimento delle famiglie, crisi delle imprese e del lavoro anche nel settore immobiliare, drastica riduzione dei trasferimenti Statali per le politiche abitative. Queste condizioni di crisi non evidenziano distinzioni territoriali né confini amministrativi, investendo l’intero territorio della Città metropolitana, con diversa intensità ma con gli stessi risultati. Per questi motivi si è reso necessario un ripensamento delle funzioni relative alle politiche per l’abitare in precedenza svolte separatamente dalla Provincia e dai Comuni in tema di “governo del territorio” e di “sviluppo sociale del territorio”.
Le attuali condizioni di incertezza normativa e organizzativa, nonché la mancanza di risorse finanziarie che connotano la Città metropolitana, non permettono di dare risposta adeguata all’urgenza di allestire una struttura tecnica che dia attuazione operativa alla cooperazione metropolitana nell’ambito delle politiche abitative.
Il Comune di Bologna si è così reso disponibile, in via transitoria, ad istituire, sostenendone anche i costi, nella prima fase di avvio, un Ufficio comune per i progetti e le politiche della casa di rango metropolitano, cui affidare funzioni e competenze a servizio anche dei Comuni dell’area metropolitana.