Nel corso dell’incontro di questa mattina, il management aziendale della Tenneco Marzocchi ha informato il Tavolo di Salvaguardia dell’esistenza di due manifestazioni di interesse all’acquisto dell’azienda, una presentata da Florenzo Vanzetto patron della VRM Spa di Zola Predosa e un’altra ancora in fase embrionale. L’azienda ha dichiarato inoltre che la manifestazione di interesse pervenuta da Florenzo Vanzetto da VRM riguarda sia i prodotti dell’azienda che le professionalità che vi lavorano.
Obiettivo del prossimo Tavolo, già calendarizzato per il 24 giugno, è la presentazione di un piano industriale serio e concreto da parte del possibile soggetto acquirente.
Quello di oggi è il secondo incontro del Tavolo di Salvaguardia della Città metropolitana per la Tenneco Marzocchi, storica azienda di Zola Predosa fondata nel 1949 che conta circa 100 addetti, che produce ammortizzatori per moto e biciclette e che nel 2008 è stata acquisita dal colosso statunitense Tenneco, mantenendo la produzione nel bolognese.
Al Tavolo, presieduto dal Vicesindaco della Città metropolitana Daniele Manca era presente l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Zola Marco Landucci, il management aziendale e le organizzazioni sindacali.
Durante il primo incontro di inizio maggio le Istituzioni a fronte della paventata chiusura dello stabilimento di Zola e di un possibile interessamento all’acquisto, avevano chiesto al management aziendale l’impegno di comunicare al prossimo incontro del Tavolo di Salvaguardia lo stato di avanzamento della trattativa in corso ed il nominativo del soggetto interessato.
“Quella che è emersa al Tavolo di oggi – hanno dichiarato al termine dell’incontro Daniele Manca e Marco Landucci – è una novità importante che ci auguriamo vada verso la soluzione del mantenimento del sito produttivo nel nostro territorio metropolitano e della salvaguardia dell’occupazione. Siamo convinti che un’azienda importante come Marzocchi che è nata e che si è sviluppata con successo sul territorio bolognese grazie alla peculiare capacità di innovazione nell’ambito della filiera del motociclo meriti un vero progetto di rilancio agganciandosi a questa fase di imminente ripresa economica”.