Un convegno, che si propone di analizzare i conflitti che sperimentano le società multiculturali, ovvero le società in cui si trovano a convivere persone che hanno diversi sistemi di valori, diversi punti di riferimento, diversi modi di pensare e di agire, è il prossimo appuntamento proposto tra le iniziative del decennale del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
L’incontro dal titolo “Conflitti e incontri nella società multiculturale: prospettive pedagogiche ed estetico-filosofiche”, curato a livello scientifico, da tre docenti del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane: la prof.ssa Laura Cerrocchi, docente di Pedagogia generale e sociale, la prof.ssa Annamaria Contini, docente di Estetica filosofica, e la prof.ssa Roberta Cardarello docente di Didattica generale e Pedagogia speciale, si terrà martedì 5 maggio alle ore 9.30 presso l’Aula Magna “P. Manodori” Palazzo universitario “G. Dossetti” a Reggio Emilia.
“Illudersi che tali conflitti non esistano può essere controproducente – dichiara il prof. Giorgio Zanetti, Direttore del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane – ma altrettanto controproducente è la scelta opposta di esasperarli, di non vedere le possibilità di incontro aperte dalla convivenza fra diverse culture. Il convegno promosso dal Dipartimento cerca proprio di esplorare i nessi tra conflitti e incontri, nella convinzione che ciò sia di fondamentale importanza nell’ottica dell’educazione e della formazione. A questo fine, il convegno adotta una prospettiva originale, integrando la riflessione pedagogica con quella estetico-filosofica. Così, attraverso il contributo di differenti discipline e testimoni privilegiati, può venire nuova luce sulla società contemporanea nell’orizzonte della multiculturalità“.
La multicultura, come dato di fatto che può tradursi negli estremi opposti del separatismo e dell’assimilazionismo, deve essere affrontata tenendo conto della reciprocità fra processi e pratiche secondo una prospettiva pedagogica interculturale e transculturale, che include l’educazione per tutte le età e in tutti i contesti di vita. Se la lingua e il lavoro costituiscono i due principali fattori d’inclusione culturale e sociale, assumono un ruolo determinante i processi e le pratiche di alfabetizzazione e di socializzazione che li riguardano, tanto da dover riflettere su un ripensamento del curricolo scolastico.
Il programma del convegno prevede in apertura, alle ore 9.30, i saluti introduttivi del prof.Giorgio Zanetti, Direttore del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane e di Matteo Sassi, Assessore al Welfare del Comune di Reggio Emilia, cui seguiranno le relazioni, con il coordinamento del prof. Fulvio De Giorgi, docente di Storia dell’educazione, di Laura Cerrocchi, docente di Pedagogia generale e sociale, su ”L’intercultura in prospettiva pedagogica: tra processi e pratiche”; di Antonio Genovese, già professore di Pedagogia Interculturale all’Univeristà di Bologna, su “La società della discordia”; di Annamaria Contini, docente di Estetica di Unimore, su “Estetica e diversità culturale”; di Alessandro Nannini, ricercatore in Estetica e teoria delle arti – UniPa, su “Le arti degli altri in prospettiva neo-fenomenologica”.
I lavori del pomeriggio, coordinati dalla prof.ssa Roberta Cardarello, docente di Didattica generale e Pedagogia speciale, prevedono le relazioni di: Stefano Versari, Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, su “La scuola come osservatorio”; di Gianni La Bella, docente di Storia contemporanea, su “Oltre la cultura del nemico: processi di mediazione storica”; di Giuseppe Malpeli, Presidente dell’associazione per l’amicizia Italia-Birmania, su “Il valore e la funzione dell’educazione verso la transizione alla democrazia”; di Riccardo Campanini, Giada Pellegrini e Roberta Pellicciari, responsabili dei progetti educativi dei Musei Civici di Reggio Emilia, su “Intrecciare le storie. Quando nel museo si incontrano le culture”.
L’iniziativa, a libero accesso, è aperta a tutti gli interessati.