Oggi 30 Aprile, nel giorno in cui Expo avvia il suo semestre, come rete Studaut abbiamo chiamato una giornata di azioni e iniziative di lancio del corteo nazionale che domani si terrà a Milano.
A Bologna abbiamo deciso di andare a prendere parola maggiormente sul discorso del lavoro giovanile, di cui Expo è un grande fomentatore, avendo reclutato in scuole e su internet 18500 volontari che lavoreranno di fatto gratuitamente all’interno della fiera. Siamo quindi andati davanti a un centro per l’impiego che offre lavoro anche a una fascia giovanile di studenti delle superiori, sempre più spesso costretti a cercarlo per aiutare la famiglia in difficoltà e in alcuni casi pagarsi addirittura gli studi. Abbiamo bloccato l’entrata con uno striscione e fatto degli interventi verso il corteo di domani la scuola-azienda che ogni giorno costringe moltissimi ragazzi e ragazze delle superiori a lavorare in aziende con una retribuzione infima, e con la Buona Scuola queste 200 ore verranno implementate nei tecnici e professionali, e inserite nei licei. Questi tipi di contratti, stipulati con ragazzi e ragazze che farebbero di tutto pur di una qualche entrata, sono un ricatto. Vengono pagati poco o nulla, sminuendo di fatto il valore stesso di quello che è svolgere un incarico per una persona/ditta. Noi vogliamo perciò sottolineare che il lavoro non può essere un ricatto, né una semi-schiavitù per cui fin da giovani si viene costretti a sacrificare intere giornate per pochi spiccioli. Ma la giornata di domani non parlerà solo di questo, saremo a Milano per portare tutto il disagio sociale che viviamo nei territori e che sta in fortissima contraddizione con tutto ciò che Expo rappresenta: una grande esposizione del capitalismo, tra Mc Donald’s e Coca Cola come sponsor ufficiali, lavoro volontario, distruzione del territorio e un enorme spreco di risorse.
Ci vediamo domani a Milano!
#NoExpo
Collettivo Autonomo Studentesco Bologna