Lamborghini SUV, per la Cisl “localizzazione in Italia vero test della svolta”

La decisione relativa alla localizzazione produttiva del futuro SUV Lamborghini da parte del gruppo Audi, rappresenta un test sulla reale competitività del paese ed una verifica per il governo sulla reale capacità di affidabilità e vantaggio competitivo a tornare ad investire nel nostro Paese.

La sfida tra Emilia Romagna e Slovacchia può essere vista solo strumentalmente affrontandola sulla questione salariale. Nel CLUP ( Costo del lavoro per unità di prodotto) il salario incide per una percentuale assai più ridotta del 10%.

Bene ha fatto l’assessore prof. Patrizio Bianchi a mettere in campo tutti gli strumenti perché la sfida si giochi su tutti gli altri fattori di vantaggio che in Italia sono predominanti. Riteniamo che tale impegno debba essere sostenuto con ancora più forza da parte del governo per assicurare al nostro Paese 900 milioni di investimento e i 560 posti di lavoro che si genererebbero da esso.

Il sindacato ha dimostrato credibilità e affidabilità non solo nell’accordo con la stessa Audi per quanto riguarda lo stabilimento Ducati di Borgo Panicale, ma anche e soprattutto, degli accordi con FCA che, a partire dalla fine del 2015, consentiranno la produzione proprio di un veicolo dello stesso segmento, il Suv di Maserati Levante a Mirafiori e con molta probabilità la produzione di un analoga vettura targata Alfa Romeo.

Ciò dimostra che una parte del Paese questa sfida l’ha già accettata da tempo, e che va completata con una innovata capacità di attrarre investimenti esteri in grado di compensare il tessuto industriale che abbiamo perso durante la crisi.