Successo confermato ieri sera per il ritorno a Reggio Emilia di Angelo Branduardi, accolto da un Teatro Valli gremito di gente in ogni ordine di posto. Un concerto diviso in due parti, la prima dedicata (come spiega l’artista) alla musica del corpo e la seconda parte dedicata alla musica dell’anima. Quindi durante la prima parte si sono potute ascoltare tutte le canzoni più ritmiche (ed anche famose) da “Cogli la prima mela” alla “Pulce d’acqua” fino al trittico tratto dall’Opera dedicata a Saan Francesco D’Assisi portata in scena da Branduardi qualche anno fa e che gli ha fruttato la popolarità in tutta Europa, soprattutto in Germania.
Durante la seconda parte è stata tolta tutta la ritmica, musica “ampia” per sognare e per riflettere, in apertura “La luna” poi, passando da “Il dono del cervo” sono stati proposti ampi stralci estratti dalla seri di dischi “Futuro Antico I, II, III, IV, V, VI) dischi di grande spessore dedicati alla riscoperta di un grande patrimonio musicale antico non solo nazionale ma anche europeo.
Curiosamente il cantautore genovese non ha proposto il suo brano più famoso “Alla fiera dell’est” ed il saluto al pubblico durante il finale viene dato con “Camminando camminando”.
Quella del Valli era l’ultima data italiana di questo tour 2015 rientrante nell’ambito della rassegna “Leggera 2015” organizzata da Arci Reggio giunta oramai alla ventesima edizione e che si concluderà il mese prossimo con il concerto di Francesco De Gregori.
Nel frattempo Braduardi si prepara a girare l’Europa a partire da Svizzera ed Austria per la seconda parte del tour.