In questi giorni la Cgil di Modena sta chiedendo all’Inps di attuare le procedure per consentire l’utilizzo del congedo parentale (ex maternità facoltativa), anche frazionata ad ore.
Questo genere di “flessibilità amica” del lavoratore/lavoratrice può essere molto utile per chi rientra a seguito di maternità e ha bisogno di un orario più leggero, ma che non può permettersi per motivi economici o professionali di astenersi completamente dal lavoro.
L’utilizzo frazionato della maternità è una possibilità prevista dalla legge Fornero 92/2012 che ha stabilito che la modalità di fruizione di tali congedi si possa fare anche su base oraria e non solo giornaliera, qualora lo stabilisca la contrattazione collettiva. Come stabilito da una successiva circolare del Ministero del lavoro del 2013, la contrattazione può essere sia nazionale che aziendale.
Ora anche a Modena, come in altre aziende della regione, i sindacati sono riusciti a sottoscrivere accordi aziendali che prevedono questa possibilità, ma le procedure dell’Inps non sono state adeguate, impedendo di fatto alla lavoratrice o al lavoratore l’utilizzo del diritto.
La Cgil ha già interessato del problema anche la Consigliera di Parità regionale, che ha fatto un interpello all’Inps nazionale senza avere ad oggi risposta.
L’estensione e la flessibilizzazione dei congedi parentali sono state, tra l’altro, sbandierate tra le conquiste acquisitive del Jobs Act, ma ad oggi non ha ancora visto i decreti attuativi.
Ci auguriamo che la velocità e l’attenzione nell’attuazione di quelle parti del Jobs Act che hanno tolto tutele e diritti ai lavoratori, siano eguagliate nel procedere ad estendere le possibilità di congedo.
(Tamara Calzolari, responsabile welfare Cgil Modena)