Sì del Consiglio comunale di Modena alle linee di indirizzo in base alle quali sarà costruito il bando per l’appalto di servizio per la fornitura di calore, elettricità e climatizzazione a circa duecento edifici comunali, principalmente scuole e strutture sportive. Le linee di indirizzo per il bando di gara europea sono state approvate, nella seduta consiliare di giovedì 26 marzo, con il voto favorevole di Pd, Sel, Per me Modena e CambiaModena. Contrari Movimento 5 stelle e Forza Italia.
Con il nuovo affidamento, che inizierà il prossimo ottobre (contestualmente alla scadenza della gestione affidata a Hera) e durerà nove anni, il Comune intende ottenere risparmi energetici ed economici e proseguire nell’opera di efficientamento degli impianti, anche a energie rinnovabili. L’investimento per i miglioramenti sarà a carico del gestore che si ripagherà con i risparmi conseguenti. Oltre una certa quota, beneficerà del risparmio anche il Comune che comunque, alla scadenza del contratto, si ritroverà con impianti più nuovi ed efficienti, frutto di investimenti che oggi non potrebbe affrontare.
Nell’illustrare la delibera, l’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Giulio Guerzoni ha messo in evidenza che l’appalto sarà affidato per la prima volta attraverso una gara pubblica, di respiro europeo, sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa “privilegiando la qualità del servizio sulla base degli obiettivi di una migliore efficienza e del risparmio energetico che comportano anche nel periodo un risparmio economico. Questa è una decisione strategica importante – ha aggiunto l’assessore – che come Comune siamo riuscite a concretizzare nei tempi che ci eravamo dati a inizio legislatura”.
GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI
Linee di indirizzo innovative per Pd, Sel, CambiaModena e Per me Modena. Occasione persa per cambiare strada secondo Fi e Movimento 5 stelle
Il Consiglio comunale di Modena ha approvato le linee di indirizzo in base alle quali sarà costruito il bando per l’appalto di servizio per la fornitura di calore, elettricità e climatizzazione a circa duecento edifici comunali, principalmente scuole e strutture sportive. La delibera, illustrata dall’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni nella seduta consiliare di giovedì 26 marzo, è stata approvata con il voto favorevole di Pd, Sel, Per me Modena e CambiaModena. Contrari Movimento 5 stelle e Forza Italia.
Fabio Poggi, aprendo il dibattito per il Pd, ha espresso apprezzamento per la scelta di non affidare il servizio tramite la convenzione Consip, “sarebbe sarebbe stata una scelta più semplice ma meno efficace”, mettendo poi in evidenza due elementi contenuti nelle linee di indirizzo, le garanzie a tutela dei lavoratori e la volontà di premiare la qualità dell’offerta rispetto al prezzo. “Le parole chiave sono risparmio, efficientamento e flessibilità” ha detto il consigliere, invitando a dare alla città riscontro dei risultati che si otterranno. Secondo Paolo Trande è stata fatta la scelta migliore “per arrivare ad avere dei risparmi rendendo più moderna la dotazione impiantistica”.
Secondo Andrea Galli (Forza Italia) “nel momento in cui esce dai binari Consip, il Comune diventa di fatto una nuova stazione appaltante, quando invece il criterio da seguire è ridurle. Ci stiamo costruendo un abito su misura e questo significa o che siamo i più bravi della classe o che possiamo individuare già da ora chi vincerà l’appalto e sarà lo stesso che gestisce il servizio adesso”.
Adriana Querzè di Per me Modena si è detta convinta della scelta “forte” fatta dal Comune: “Credo che nella delibera siano stati introdotti elementi innovativi e di flessibilità – ha commentato la consigliera – che fanno sì che il Comune abbia un ruolo che non si riduce a quello di soggetto pagatore. Una scelta positiva, considerata la durata consistente del contratto e gli importi significativi”.
Di parere opposto Mario Bussetti (M5s) per il quale il Comune “ha perso l’occasione di usare un paradigma diverso per la gestione del servizio: si sarebbe potuto separare l’acquisto dell’energia, da fare tramite Consip, dalla manutenzione degli impianti che avrebbe potuto essere affidata anche ad aziende locali”. Secondo il consigliere inoltre “manca nelle linee di indirizzo la quantificazione degli obiettivi che speriamo siano meglio definiti nel bando”.
“Separare l’acquisto dell’energia dalla manutenzione non è conveniente” ha affermato Antonio Montanini di CambiaModena osservando che “se l’obiettivo è l’efficientamento, la strada scelta è l’unica possibile”. Il consigliere ha poi chiesto “precisi meccanismi di garanzia per il bando, visto che è a lungo termine” e “un’ampia finestra temporale per consentire a tutti i possibili competitor di partecipare”.
Concludendo il dibattito l’assessore Guerzoni ha confermato che attraverso la gara europea “si vuole ottenere una maggiore efficienza, risparmi energetici ed economici, ma anche un diverso rapporto tra la stazione appaltante e il gestore”, ricordando poi che “nell’unico esempio di gara simile, fatta dalla Provincia, il gestore che era in carica, Hera anche in quel caso, ha perso. Con questo bando – ha proseguito l’assessore – proseguiamo il percorso di innovazione tecnologica sul tema ambientale ed energetico che il Comune ha già intrapreso da anni. Questo è un passo ulteriore e, mi auguro, un esempio di buona pratica che possa essere poi trasmessa al privato”.