Partono i lavori di ampliamento del Fermi di Modena nell’area adiacente l’istituto, al posto dell’edificio precedente che per anni ha ospitato l’Istituto Storico della Resistenza e demolito a causa dei danni dovuti al sisma del 2012. In base all’esito della gara, effettuata mercoledì 18 marzo, l’intervento sarà realizzato dalla ditta Baschieri di Sassuolo. L’investimento ha un costo complessivo di un milione e 510 mila euro di cui 500 mila messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena.
I lavori partiranno a breve, non appena saranno completate tutte le procedure di aggiudicazione, con l’obiettivo di concludere l’intervento entro l’autunno del 2015.
«Con questo progetto – sottolinea Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena – realizzeremo un edificio particolarmente innovativo che prevede le massime prestazioni dal punto di vista del consumo energetico e del confort, ma soprattutto metteremo a disposizione della scuola nuovi spazi per migliorare la didattica e sviluppare i diversi progetti legati al territorio, una caratteristica peculiare di questo istituto, in particolare sui temi dell’agroalimentare».
Nel nuovo edificio, infatti, nascerà un polo per il sostegno e la ricerca proprio nel settore agroalimentare, con un laboratorio d’analisi dedicato allo studio delle eccellenze modenesi, prima fra tutte l’aceto balsamico, a supporto del nuovo indirizzo di chimica, biotecnologie e materiali.
In tutto saranno realizzate otto nuove aule e tre laboratori al fine di dare un’adeguata risposta all’esigenza di spazi per le attività didattiche, per un totale di 200 alunni.
La nuova struttura a tre piani, sarà collegata all’edificio attuale al piano terra da un passaggio vetrato ed è dimensionata per poter sostenere il carico di quattro piani fuori terra, così da renderla idonea, in caso di decisione successiva, alla realizzazione di un ulteriore piano per un istituto in continua crescita che quest’anno ha raggiunto i 1600 iscritti.