Un altro episodio di adolescenza violata in provincia di Reggio Emilia. Vittima una 16enne reggiana che ha avuto l’unica “colpa” di aver accettato un passaggio verso casa da quello che sembrava un innocuo anziano e che invece si è rivelato essere il suo incubo: l’uomo durante il tragitto che avrebbe dovuto condurre a casa la ragazza non ha esitato a deviare in un parcheggio abusando di lei. Un terribile episodio per la stessa minorenne che ha comunque trovato la forza e il coraggio di rivolgersi ai Carabinieri che dopo mesi di indagini hanno identificato il responsabile acquisendo nei suoi confronti incontrovertibili elementi di responsabilità. Con l’accusa di violenza sessuale aggravata i Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 70enne reggiano ritenuto il responsabile di abusi sessuali nei confronti della minorenne. I fatti hanno avuto origine la primavera dello scorso anno quando la vittima uscita dal corso di nuoto, svolto in una piscina di un comune del reggiano, si avviava a piedi verso casa. Lungo il tragitto veniva affiancata da una vettura condotta da una persona anziana che si offriva di darle un passaggio. Inizialmente l’uomo, che ha riferito alla ragazza il suo nome di battesimo, è apparso gentile e corretto per poi deviare in un parcheggio dove accostava la vettura abusando della minore con palpeggiamenti nelle parti intime. Inizialmente impietrita dal terrore la ragazza non riusciva ad aver alcuna reazione per poi chiedere con insistenza all’uomo di smetterla. Questa reazione vedeva l’anziano desistere da ulteriori intenti. Il grave episodio veniva raccontato a casa e quindi giungeva ai Carabinieri che avviavano le indagini finalizzate all’identificazione dell’uomo.
La minorenne sentita in forma protetta dai Carabinieri, seppur con le difficoltà del caso, ricostruiva quanto accadutole fornendo importanti elementi che attentamente vagliati e riscontrati, portavano i Carabinieri di San Polo d’Enza, occupatisi della vicenda, ad indirizzare le attenzioni investigative nei confronti dell’odierno indagato sul conto del quale i militari acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di violenza sessuale aggravata per la cui ipotesi veniva denunciato alla Procura reggiana.