50 e passa anni di musica consumata sui palchi di tutto il mondo, non sono uno scherzo. In pochi hanno avuto il privilegio di resistere inossidabili alle pressioni dello showbiz per tanto tempo; Joan Baez, incurante dei capelli bianchi e delle rughe che le disegnano il volto, si è presentata ieri sera sul palco dell’Auditorio Manzoni di Bologna, al debutto della sua turnee europea. Un Auditorium sold out, esaurito in ogni ordine di posti (anche Romano Prodi e signora in platea) ha accolto la cantautrice statunitense e le sue numerose chitarre. La voce è rimasta ferma nel tempo, affascinante e piena come ai tempi di Woodstock, e anche il repertorio si è confermato inossidabile e senza età. Qualche tempo morto tra un pezzo e l’altro, è stato lo scotto da pagare per la data del debutto, quando ancora qualcosa rimane da definire nella scaletta, un giusto equilibrio tra pezzi famosi ed altri meno conosciuti.
Apprezzabile lo sforzo di Joan, all’inizio di ogni canzone di volere spiegare il significato del pezzo in un italiano stentoreo, ma comunque capibile. Da sempre in prima linea con le opposizioni, ha voluto dedicare una ballata ai NO TAV ottenendo il consenso della platea. Dopo il successo di Bologna, questa sera si replica ad Udine, il 10 a Roma e il 12 a Milano e poi via, in giro per l’Europa.