interno-ufficio-postaleL’aumento della carenza di personale, per pensionamenti ed esodi incentivati, negli uffici postali della regione ha portato ad aprire una vertenza regionale lo scorso 29 febbraio.

Negli incontri avuti con l’azienda, nei tempi previsti dalle procedure di raffreddamento e conciliazione nei servizi pubblici, la dirigenza di Poste ha dato risposte insufficienti alla risoluzione delle problematiche poste dalle Organizzazioni Sindacali. Inoltre Poste ha confermato, a partire dal mese di aprile, il piano di chiusura e razionalizzazione degli uffici postali in regione, per un totale di ottanta.

Negli incontri abbiamo ribadito che le chiusure devono essere anche materia di confronto e trattativa con le istituzioni  e gli enti locali, essendo Poste erogatore del servizio universale su concessione dello Stato. Per questo, abbiamo coinvolto e informato la Regione, le comunità montane, le province ed i sindaci dei comuni interessati, con l’obiettivo di mettere tutti intorno ad un tavolo per concordare le  eventuali chiusure o razionalizzazioni  possibili, e apportare le necessarie modifiche al piano presentato in modo unilaterale da Poste.

Inoltre, si riscontra ormai da troppo tempo, una carenza strutturale nella sportelleria, dove Poste da sempre si rende indisponibile a definire gli organici minimi all’interno degli uffici; il tutto aggravato da strumenti di lavoro obsoleti e malfunzionanti che rallentano le lavorazioni e da condizioni ambientali ed igieniche non consone.

Per tutte queste ragioni Slc-Cgil e Uil-Poste hanno proclamato per tutti i lavoratori applicati alla sportelleria degli uffici postali della regione, lo sciopero dello straordinario e della banca ore dal 9 marzo al 7 aprile 2015, con la conseguente interruzione del servizio alla clientela al termine del normale orario di lavoro.

Ci scusiamo  fin da ora con la cittadinanza per gli inevitabili disagi e ripercussioni che si verranno a creare.

(Le Segreterie Regionali Slc-Cgil e Uil-Poste)