«Faremo una catena umana: ne va della nostra salute». «Boicotteremo il gestore». «Ci rivolgeremo al Codacons». In via Respighi monta la protesta contro l’antenna radiomobile che un importante gestore telefonico ha intenzione di collocare nella zona, e ieri sera la protesta è stata rovesciata sul sindaco e gli assessori, a confronto con i residenti nel corso di un’animata assemblea. Il sindaco Pistoni, ricapitolando la vicenda, ha parlato di «errore compiuto da chi diede i permessi», spiegando come l’amministrazione stia cercando di mediare, con la compagnia telefonica, per convincerla a collocare l’antenna altrove. Soluzione non semplicissima, anche perché la compagnia stessa ha pieno diritto (in forza di un contratto con cui SGP, a fronte di un canone di 13500 annui per 9 anni, affittava lo spazio sul quale verrà collocata l’antenna, un’aiola a pochi metri da abitazioni private) di procedere, e sembra sia intenzionata a posare l’antenna il 19 dicembre. Quando, par di capire, si troverà di fronte i cittadini di via Respighi. Che non “mollano” e promettono battaglia: oltre al Comune hanno detto di volersi rivolgere anche al Codacons e istituire un comitato con il quale adire le vie legali.
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Nota integrale a cura dell’Ufficio Stampa del Comune:
“La richiesta di installazione di una nuova antenna Vodafone nella zona residenziale di via Respighi è del 27 febbraio 2014. Questa non indicava il sito sul quale collocare l’antenna ma un’area pubblica all’interno della quale individuare la sua collocazione. Il 3 giugno SGP ha inviato all’azienda richiedente il contratto con l’individuazione del sito nel quale in questi giorni sono stati avviati i lavori. Da quel giorno le procedure e le richieste sono state gestite dai singoli uffici per le rispettive competenze.
L’avvio dei lavori in quel luogo ed questi giorni ha colto di sorpresa anche l’attuale Amministrazione che si è attivata, su segnalazione dei residenti, nei confronti del gestore.
Dopo avere chiesto ed ottenuto da Vodafone la sospensione temporanea dei lavori, abbiamo convocato questa assemblea pubblica, per ascoltare le ragioni dei cittadini che si sono mobilitati, e per informarli con la massima trasparenza della situazione in essere.
L’obiettivo, è evitare l’installazione dell’antenna in quel punto, ricercando possibili alternative all’interno dell’area individuata, tenendo conto delle istanze dei cittadini ma partendo dalla consapevolezza che Vodafone, ad oggi, ha un contratto regolare, e tutte le autorizzazioni di legge sotto l’aspetto ambientale, certificate da Arpa ed Ausl, per andare avanti ed installare l’impianto già nei prossimi giorni.
Ci siamo quindi mossi per individuare con Vodafone possibili collocazioni alternative dell’impianto all’interno dell’area urbana individuata”
Lo ha affermato l’Assessore all’ambiente Sonia Pistoni aprendo l’assemblea pubblica che si è svolta martedì sera, 2 dicembre, convocata presso la sala Acer di via Respighi alla presenza del Sindaco Claudio Pistoni del Vicesindaco Maria Savigni, degli Assessori Andrea Lombardi, Antonella Vivi e Gregorio Schenetti per discutere dell’installazione di un nuovo impianto radiobase in un area verde ad uso pubblico nell’area residenziale di via Respighi.
“Pur rispettosa dei limiti di legge in campo di emissioni elettromagnetiche, riteniamo che autorizzare l’installazione dell’antenna in quel luogo, sia stato un errore – ha affermato il Sindaco. Il punto oggi è che SGP, senza chiedere autorizzazione al Comune, ha stipulato con Vodafone un contratto di affitto di nove anni, per euro 13.500 all’anno, per installare l’impianto in quel luogo. Vodafone oggi ha quindi tutte le carte in regola, sotto il profilo contrattuale e di autorizzazione sanitaria ed ambientale, per installare l’impianto in quel punto. Oggi come Comune potremmo contestare la mancata autorizzazione alla trasformazione di quell’area o lavorare affinchè SGP receda dal contratto ma nelle more di questo contenzioso legale il palo probabilmente verrebbe installato.
La seconda ipotesi sulla quale stiamo lavorando quella di un accordo con il gestore stesso affinché venga individuata da subito una collocazione alternativa.
Muovendoci all’interno dei parametri di legge, degli accordi in essere, delle competenze del Comune, e garantito il presupposto fondamentale della tutela della salute pubblica, siamo pronti a percorrere tutte le strade, nell’obiettivo comune di trovare una soluzione alternativa e condivisa tra comune, gestore e cittadinanza, con la quale intendiamo continuare nei prossimi giorni un confronto costruttivo”
La serata, partecipata da un centinaio di residenti, ha visto la relazione del Dr. Claudio Vaccari, del servizio igiene pubblica dell’Ausl di Sassuolo, che ha riportato i risultati delle verifiche ambientali svolte da Arpa e USL sulle emissioni elettromagnetiche dell’impianto, che ne certificano il rispetto dei limiti imposti dalla legge per la tutela della salute pubblica”.