Condannato dalla Corte d’Assise e d’Appello di Bologna a 18 anni di reclusione per omicidio volontario, detenzione illegale di arma da fuoco e occultamento di cadavere, il 48enne cutrese, ex titolare del circolo “Colosseo” di Reggio Emilia che, la notte del 31 marzo 2008, uccise con un colpo di pistola un giovane albanese, occultando poi il cadavere nell’area golenale del Po, nel comune di Luzzara, dove fu poi trovato dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando Provinciale di Reggio Emilia, che dopo i fatti lo arrestarono, torna in carcere. Il Tribunale di Sorveglianza di Bologna non ritenendo talmente gravi le condizioni di salute da integrare una condizione di incompatibilità con la detenzione carceraria, ha ratificato il provvedimento che diede luogo alla detenzione domiciliare provvisoria disponendo l’accompagnamento coatto in carcere del 48enne condannato con fine pena prevista il 30 marzo del 2026.
Il provvedimento che ha disposto la carcerazione del 48enne cutrese è stato inviato ai Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Santa Croce che eri vi hanno dato esecuzione conducendo l’uomo in carcere per l’espiazione della pena. L’omicida si ricorda venne inchiodato dalle testimonianze di due ragazzi albanesi che, alle 4.30 del 31 marzo 2008, hanno bussato in caserma, sconvolti, per denunciare di avere assistito a un delitto. Un uomo, hanno raccontato ai carabinieri, ha puntato una pistola alla testa di un loro connazionale e ha fatto fuoco, uccidendolo. Diverse pattuglie accorsero al Colosseo di via Sforza, trovandolo chiuso. Sul retro, però, c’erano tracce inquietanti: una coperta sporca di sangue, e di quella che a un primo sguardo poteva sembrare materia cerebrale, un mucchietto di spiccioli e una chiave d’auto, come se fossero fuoriuscite dalla tasca di un corpo trascinato in un’auto. La perquisizione si e’ presto estesa all’interno del locale, dove sono saltate fuori altre macchie di sangue e un bossolo. Mancava solo il cadavere.
I Carabinieri raggiunsero a casa il titolare del locale notturno che alla vista delle divise ha avuto un infarto, ed è stato portato in ambulanza al pronto soccorso, per poi essere operato di angioplastica. Intanto cominciavano le ricerche. Sulla vettura del cutrese vennero rinvenute altre tracce ematiche, e alla fine, a metà pomeriggio, è stato trovato anche il corpo del morto, in area golenale a Lido Po di Luzzara, sulla riva del grande fiume. Col cadavere la quadratura del cerchio si è avverata, e così l’uomo è stato fermato per omicidio volontario, detenzione d’arma e occultamento di cadavere. Quindi l’iter processuale con la condanna a 18 anni che ora l’uomo dovrà scontare in carcere.