In settimana, a cominciare da domani, saranno in distribuzione nelle farmacie italiane e nelle Asl alcune centinaia di migliaia di dosi di vaccino antinfluenzale: a ricordarlo è il ministero della salute che nei giorni scorsi ha interpellato, in merito alla temporanea carenza del vaccino, alcune aziende produttrici le quali hanno assicurato “una imminente ulteriore distribuzione di nuove scorte”.
Per contrastare l’epidemia influenzale della scorsa stagione, le industrie hanno distribuito circa 14 mln di dosi di vaccino, l’80% delle quali è stato acquistato dal Servizio sanitario nazionale e distribuito alle Asl per le vaccinazioni gratuite per le categorie a rischio.
La produzione di un vaccino, fanno notare alcuni esperti, non é come per le compresse dei medicinali che può essere modificata in poco tempo, ma va programmata l’anno precedente così come, in vista di un aumento della copertura vaccinale, è stato per tempo negoziato anche il prezzo (-30%).
Tuttavia anche se la produzione è stata prevista, la distribuzione del medicinale viene contingentata generalmente in due fasi: una prima all’inizio di ottobre e una seconda all’inizio di novembre; e appunto questa seconda ondata è quella prevista per la prossima settimana, ancora in tempo utile per effettuare la vaccinazione antinfluenzale.
Gran parte della distribuzione del medicinale va ai servizi vaccinali delle Asl e ai medici di famiglia e il vaccino deve essere prescritto da un medico.
Sabato il ministero della salute ha ricordato che la vaccinazione deve essere offerta sopratutto alle categorie a rischio, indicate dalla circolare ministeriale, mentre non è considerata essenziale per le altre persone, incluso i bambini sani. Inoltre ha sottolineato che “il vaccino antinfluenzale non protegge contro l’influenza aviaria, che d’altra parte non riguarda l’uomo e non è presente nel nostro Paese”.
Il vaccino antinfluenzale diventa protettivo entro due settimane dall’iniezione e l’epidemia stagionale è prevista, come ogni anno, tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, quindi c’é ancora tempo per vaccinarsi.