Gli interventi in corso per la realizzazione dei chioschi nel Parco della Rimembranza rispondono all’esigenza, prevista dalle norme, di riqualificare le strutture esistenti per garantire le funzioni necessarie per quell’area. È una delle considerazioni che sarà evidenziata nella memoria che l’ufficio legale del Comune di Modena farà avere al Giudice delle indagini preliminari in merito alla richiesta di sequestro dei cantieri avanzata dalla Procura nei giorni scorsi a seguito ad alcuni esposti.

In particolare, il Comune ricorda che il Regolamento urbanistico edilizio (Rue), nella parte applicabile al parco, prevede due diverse discipline: una riguardante i manufatti-strutture già esistenti e un’altra riguardante gli eventuali inserimenti di nuovi manufatti o nuove costruzioni sulla medesima area. Le norme richiamate dai ricorrenti nella richiesta di sequestro sono quelle rigorosamente restrittive applicabili ai nuovi manufatti di servizio, del tutto estranee al caso in questione, e non quelle che riguardano il recupero di quanto già esistente, oggetto degli interventi, attraverso la riqualificazione e l’adeguamento delle funzioni. Pertanto, attraverso una corretta lettura delle norme, secondo l’ufficio legale del Comune si evince che sono consentiti gli odierni interventi di riqualificazione “volti alla conservazione e al recupero degli elementi storici, decorativi e di arredo e dei manufatti di servizio esistenti”, come previsto dall’articolo 13.21 della parte normativa del Psc-Poc-Rue.

I progetti di intervento sono stati definiti con attenzione a ogni aspetto tutelato e sviluppati nella piena legittimità, in accordo con la Soprintendenza, nell’ambito del Progetto di riqualificazione urbanistica e valorizzazione commerciale del Parco delle Mura avviato una decina di anni fa.