Fernando-AlonsoFernando Alonso ha concluso i suoi due giorni di test con la F14 T e traccia un bilancio del suo secondo test stagionale, con cautela ma anche con fiducia: “Ogni giorno capiamo meglio la vettura e i suoi sistemi, abbiamo fatto grossi passi avanti rispetto al primo test, con la squadra stiamo lavorando bene. Di certo restano molte cose ancora da comprendere e molti strumenti che vogliamo imparare a padroneggiare nel miglior modo possibile. Anche le prestazioni sembrano esserci, ma ancora non è il momento per provare ad inseguirle. Sarà una sfida per tutti arrivare pronti alla prima gara della stagione, questo è l’obiettivo, per i tempi sul giro c’è tempo. Devo dire che la squadra ha fatto un lavoro incredibile: in inverno ha operato molto bene e siamo arrivati a metà dei test prestagionali nelle migliori condizioni possibili. Nonostante il cattivo tempo a Jerez siamo riusciti a compiere un gran numero di giri. Qui in due giorni ne abbiamo fatti 161, quindi sotto questo aspetto possiamo essere soddisfatti. A Maranello il lavoro è stato fatto bene, ora tocca a noi sfruttare a pieno il potenziale”.

Nelle vetture del 2014 c’è ancora più tecnologia, per i piloti non è facile prendere confidenza con tante cose nuove: “Sto conoscendo meglio la vettura, tutti i sistemi, i pulsanti sul volante diventano sempre più automatici nel loro uso e ovviamente ci permettono di andare più veloce e migliorare” – dice Alonso al termine della sessione di test – “Ci sono ancora dei piccoli problemi che dobbiamo cercare di risolvere, proprio come accade in casa con certi elettrodomestici subito dopo averli comprati, ma è normale dato il progetto radicalmente nuovo. Comunque ogni volta che giriamo con la vettura diventa più semplice e la confidenza aumenta e per questo credo che il test cruciale per le prestazioni sarà il prossimo”.

Sui valori in campo impossibile esprimersi: “Non credo che abbia senso. Possiamo dire che le vetture motorizzate Mercedes sono competitive, possiamo dire che noi siamo competitivi ma sono sicuro che alla prima gara anche i concorrenti Renault lo saranno. Questo è solo un test, i valori in campo per come sono si vedranno in pista in Australia, al primo Gran Premio”.

All’orizzonte il grosso dubbio è legato all’affidabilità: “Difficile dire che cosa potrà succedere a inizio stagione. L’affidabilità sarà qualcosa di fondamentale e oserei dire che nelle prime gare arrivare al traguardo significherà anche avere ottenuto un buon risultato. Il lavoro fatto a Maranello però è stato talmente tanto che noi puntiamo determinati a questo obiettivo”.