Etico-Tipico_logoVentitré pubblici esercizi di Modena tra bar e ristoranti hanno completato il corso obbligatorio di formazione e informazione sui temi inerenti al progetto e potranno così fregiarsi del marchio di qualità “Etico e Tipico”. A questi si aggiunge l’osteria Francescana di Massimo Bottura, tra i primi a condividere e sostenere il progetto.

Il marchio “Etico e Tipico” contraddistingue le attività che, condividendo una “carta etica” in dieci punti, adottano comportamenti socialmente responsabili per la comunità, l’ambiente e i consumatori: dalla scelta di non avere slot o apparecchi legati al gioco d’azzardo, al contrasto all’abuso di alcol, dalla disponibilità di alimenti per celiaci all’offerta di prodotti tipici locali, all’impegno contro lo spreco e per l’ambiente, impegnandosi nella raccolta differenziata e nel risparmio energetico. Un punto in particolare della carta etica impegna i pubblici esercenti aderenti a donare a fine giornata le preparazioni alimentari invendute, ma valide a tutti gli effetti, ad associazioni di volontariato. Il servizio partirà ai primi di marzo grazie all’associazione Porta aperta che, attraverso il progetto “Nessuno spreco”, inizierà la raccolta con un furgone elettrico segnalato dal marchio “Etico e Tipico”. Nella fase sperimentale di avvio, che coinvolgerà anche attività del centro che non hanno il marchio di “Etico e tipico”, i destinatari degli alimentari raccolti saranno la mensa di Porta Aperta e l’emporio sociale Portobello.

Il marchio – un cuore attraversato da una forchetta e un cucchiaio accompagnato dallo slogan “il buono di Modena” – sarà registrato e sostenuto da campagne e azioni di comunicazione per valorizzare e segnalare bar e ristoranti impegnati a offrire un valore aggiunto in termini di attenzione alla comunità e ai consumatori.

“Anche con ‘Etico e tipico’ – sottolinea Stefano Prampolini, assessore comunale allo Sviluppo economico – intendiamo valorizzare e sostenere pratiche virtuose adottate volontariamente dalle imprese, oltre le prescrizioni di legge, all’insegna della responsabilità sociale. Un nuovo modo di intraprendere – conclude l’assessore – capace di creare benefici e vantaggi non solo per le aziende, ma anche per tutto il contesto in cui operano”.

Le 23 attività che si fregeranno del marchio “Etico e Tipico” sono: Al Goblet, Bar Glam, Bar Graziosa, Bar S. Agostino, Bar Tiffany, Caffè con Tè, Caffè Concerto, Caffè dell’Orologio, Bar Caribe, Caffetteria drogheria Giusti, Gran Caffè, Il Chiosco, Il giusto gusto, Italica Modena, L’Antidoto, La Bicicletta caffè e salumi, La Secchia Rapita, Maxela ristorante macelleria, Millybar, Mon Cafè, Osteria i 5 sensi, Pasticceria Remondini e Swing bar.

Gli attestati saranno consegnati dall’assessore Prampolini e da Massimo Bottura il 20 febbraio alle 20.45 all’Auditorium Monzani di via Aristotele, nella serata in cui si svolgerà “Fate il nostro gioco”, la conferenza – spettacolo, a ingresso libero, di sensibilizzazione e prevenzione contro il gioco d’azzardo patologico (una versione per gli studenti delle superiori andrà in scena nella mattinata del 20 febbraio).

Per chi non ha partecipato alla prima edizione, ma vorrà aderire successivamente al progetto, si raccolgono iscrizioni fino al 30 giugno. Se verrà raggiunto un minimo di venti iscritti si riproporranno i corsi previsti per l’attribuzione del marchio. Le domande vanno inviate a Servizio Attività economico-commerciali, via Santi 40 (tel 059 2032553 – email: progetti.economici@comune.modena.it).

 

IL CORSO PER FREGIARSI DEL MARCHIO

Ecco di cosa hanno trattato i quattro incontri con esperti sui temi dei punti della carta etica

I pubblici esercizi di Modena che possono fregiarsi del marchio di qualità “Etico e tipico”, oltre a sottoscrivere la “carta etica” e gli impegni che prevede in termini di azioni e comportamenti, hanno partecipato, con titolari o dipendenti, al corso di formazione gratuito che ha approfondito i temi della carta in quattro incontri a frequenza obbligatoria. Gli appuntamenti, ciascuno di quattro ore, si sono svolti alla sala Borsa merci a Palatipico nei giovedì 16, 23, 30 gennaio e 6 febbraio.

Il primo incontro ha riguardato la conoscenza, degustazione, promozione e vendita di prodotti tipici locali Dop e Igp (tema affidato a Marina Turrini di Artest spa) con dimostrazione pratica di preparazioni (a cura del ristoratore Paolo Reggiani). Nel secondo appuntamento (a cura di Aic, Associazione italiana celiachia), con una parte teorica e una pratica, si è trattato di celiachia e dieta senza glutine, di modalità corrette di approvvigionamento, stoccaggio, produzione e servizio di un pasto senza glutine, e della normativa regionale. Al termine della lezione, a seguito di un test specifico è stato rilasciato un attestato. Il terzo incontro è stato dedicato alla prevenzione e contrasto di abuso di alcol (del tema, in particolare in relazione ai minori, hanno trattato Patrizia Gambarini e Susanna Beltrami della Polizia municipale di Modena), di gioco d’azzardo patologico e di economia commerciale del gioco d’azzardo (argomento affrontato, anche sotto il profilo legale, da Matteo Iori dell’onlus Papa Giovanni XXIII), e della prevenzione e contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata (relatore Amedeo Pazzanese, capo della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Modena). L’ultimo dei quattro incontri ha trattato invece di risparmio idrico ed energetico (a cura di Giuliano Cavazzuti di Hera), di raccolta differenziata (con Elisa Prata di Hera), del recupero di prodotti invenduti ma ancora perfettamente utilizzabili a favore di organizzazioni caritative (argomento affrontato sotto il profilo sanitario da Maura Malaguti dell’Ausl, e dal punto di vista del volontariato da Giorgio Bonini di Porta Aperta e Luigi Zironi del Centro servizi volontariato e dell’emporio sociale Portobello).

 

AL MONZANI LA PRESENTAZIONE UFFICIALE

Giovedì 20 febbraio le attività contraddistinte dal marchio presentate all’Auditorium di via Aristotele in occasione della conferenza spettacolo sul gioco d’azzardo aperta a tutti

Giovedì 20 febbraio alle 20.45 all’Auditorium Monzani di via Aristotele a Modena va in scena a ingresso libero e gratuito “Fate il nostro gioco” la conferenza spettacolo di sensibilizzazione e prevenzione sul gioco d’azzardo patologico, promossa da Comune, Cna e Ufficio scolastico regionale. L’iniziativa sarà l’occasione per presentare ufficialmente alla città i 23 pubblici esercizi modenesi che, insieme all’Osteria Francescana di Massimo Bottura (presente alla serata per consegnare gli attestati insieme all’assessore Stefano Prampolini), potranno fregiarsi del marchio di qualità “Etico e Tipico”, dopo aver completato il corso e sottoscritto la carta etica che, tra gli altri impegni, ha anche quello di scegliere di non tenere slot machine o altri apparecchi legati al gioco d’azzardo.

“Fate il nostro gioco” punta a dimostrare in modo divertente e coinvolgente, come recita il sottotitolo dell’appuntamento, che “al gioco si perde: è matematico”. Il 20 febbraio alle 9.30 va in scena, sempre all’Auditorium Monzani, una edizione dello spettacolo per gli studenti delle superiori, mentre alle 20.45 l’invito a partecipare è rivolto a tutti i cittadini, a ingresso libero fino a esaurimento posti. Protagonisti due giovani rel-attori: il matematico Paolo Canova e il fisico Diego Rizzato, dell’Università di Torino che illustreranno i concetti-chiave del calcolo delle probabilità applicato al gioco d’azzardo (www.fateilnostrogioco.it).

Intanto il Comune continua a raccogliere firme fino al 10 marzo per la proposta di legge di iniziativa popolare contro il gioco d’azzardo in due luoghi nei quali si può andare per firmare, muniti di documento d’identità: negli uffici del Protocollo generale in Municipio in piazza Grande al secondo piano, o nella segreteria dell’assessorato allo Sviluppo Economico, in via Santi 40 al quinto piano.

Si può firmare al lunedì e al giovedì dalle 8,30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18; martedì, mercoledì e venerdì solo al mattino dalle 9.30 alle 13. (info: tel. 059 2032553 – www.comune.modena.it/economia).

 

COMUNICAZIONE E KIT DI ECCELLENZE LOCALI

Spot, affissioni, inserzioni, cartoline e web per promuovere le attività contraddistinte dal marchio, alle quali vanno anche tre scatole personalizzate con prodotti tipici del territorio

Ai pubblici esercizi modenesi che si fregeranno del marchio di qualità “Etico e Tipico” il Comune, in collaborazione con Piacere Modena, fornirà anche un kit composto di tre scatole con prodotti di qualità dell’enogastronomia “made in Modena, ognuna con contenuti diversi, che potranno essere personalizzate dalle attività e proposte in vendita ai clienti (i kit potranno essere acquistati a Palatipico). Tra i punti della carta etica sottoscritta dagli aderenti al progetto “Etico e Tipico” c’è infatti anche la promozione dei prodotti tipici e delle eccellenze del territorio modenese. “Offrendo questi prodotti ai tuoi clienti – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Stefano Prampolini nella lettera di accompagnamento al kit – contribuirai a diffondere quella ‘cultura del gusto’ che da sempre rende speciale e inimitabile la nostra terra, grazie al lavoro e all’impegno di tanti professionisti del settore agroalimentare, enogastronomico e turistico”.

Il kit di “Etico e Tipico” si compone, appunto, di tre scatole diverse. In quella piccola ci sono una bottiglia da 0,75 litri di Lambrusco Salamino Santa Croce Doc e uno Zampone Modena IGP cotto da un chilo; nella media sono contenuti una bottiglia da 0,75 litri di Lambrusco Grasparossa Castelvetro Doc, un Cotechino Modena IGP cotto da mezzo chilo e una bottiglietta da 0,25 litri di Aceto Balsamico di Modena IGP; la scato la grande, infine, si compone di una bottiglia da 0,750 litri di Lambrusco Sorbara Doc, uno Zampone Modena IGP cotto da un chilo, una confezione da mezzo chilo di Parmigiano Reggiano invecchiato oltre 22 mesi, una bottiglia da 0,25 litri di Aceto Balsamico di Modena IGP.

Per sostenere e promuovere il marchio “Etico e Tipico” e le attività aderenti sarà realizzata una campagna di comunicazione che si baserà su media tradizionali e nuovi. Sono infatti previste affissioni di manifesti, inserzioni stampa, spot radio, depliant per alberghi e info point, cartoline, sito internet, banner e social network.

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All’iniziativa dell’assessorato comunale allo Sviluppo economico aderiscono Cna, Confersercenti, Lapam e Confcommercio, e collaborano Piacere Modena, Aic (Associazione italiana celiaci), l’onlus Papa Giovanni XXIII e l’onlus Porta Aperta col progetto “Nessuno Spreco” per la raccolta degli alimentari invenduti e donati.