Il Consiglio comunale di Carpi di giovedì 30 gennaio aveva tra gli argomenti all’ordine del giorno una interpellanza firmata dalla capogruppo di Alleanza per Carpi Giliola Pivetti e con la quale si domandavano lumi alla Giunta sulla situazione dei Sinti che avrebbero dovuto essere sgomberati entro la fine dell’anno dal Campo di via Nuova Ponente, ponendo anche quesiti sulle varie indiscrezioni che indicavano in diversi luoghi della città la loro nuova sistemazione. Il Sindaco Enrico Campedelli ha dal canto suo riepilogato in aula le varie tappe della vicenda culminate nella prima ordinanza di ottobre, poi modificata a fine anno dopo la discussione in Consiglio comunale e la disponibilità dell’Opera nomadi a collaborare per definire un percorso più celere. “Già dalla prossima settimana (quella in corso, ndr.) una famiglia andrà al Centro di accoglienza di Cortile – ha detto il Sindaco – mentre le altre si sposteranno temporaneamente entro febbraio vicino alla piscina per i prossimi 10 mesi, dove è già partito il cantiere del nuovo centro natatorio. Poi si passerà allo smantellamento del rustico adiacente al Campo attuale di via Nuova Ponente, terreno che diverrà area a verde pubblico e non sede di un distributore. Crediamo sia possibile che la famiglia ospitata a Cortile possa poi trasferirsi in via dei Fuochi dopo l’urbanizzazione del terreno da loro acquistato. Nessun ospite del campo andrà in via Ugo da Carpi. Le famiglie nella loro prossima sistemazione temporanea dovranno pagare le utenze e gli allacciamenti ad acqua, luce e gas saranno intestati a loro e non al Comune”.

Argio Alboresi (capogruppo della Lega nord) ha aperto il dibattito spiegando che “a questo punto era meglio che stessero dove sono ora i Sinti, spostati solo per dare soddisfazione all’Azienda Usl che da dieci anni conosceva la situazione di degrado igienico del Campo. Sono scettico sul pagamento futuro delle utenze, l’amministrazione comunale in questi anni ha sbagliato sistema e i Sinti se ne sono approfittati del buon cuore dell’ente locale”. Andrea Losi (capogruppo di Carpi 5 Stelle) ha invece dal canto suo detto che avrebbe preferito aprire un tavolo di confronto per trovare una soluzione a questo problema, anche con il Comitato di Cortile, mentre Roberto Benatti (PdL) ha stigmatizzato la spesa spropositata per sistemare l’area provvisoria vicino alla Piscina, 50 mila euro. “Preferiremmo che si sistemassero in terreni privati, diversi da via dei Fuochi e in zone isolate per non mostrare il degrado che portano con sè. La famiglia che andrà a Cortile sarà provvisoria per quanto tempo? E intanto i sei appartamenti dell’ex scuola non possono essere dati ai cittadini vittime dal sisma”. Daniela Depietri (Pd) dopo aver esordito spiegando come la difesa degli zingari non fosse nelle sue corde ha però criticato chi in altre città ha risolto il problema spostando i nomadi in comuni vicini innescando gravi problemi (Verona, ndr.). “Nessuno nega che ci sia stato in questi anni immobilismo su questo tema ma il Campo va superato e tutti qui in Consiglio abbiamo condiviso questo giudizio. Credo che gli attuali ospiti di via Nuova Ponente finiranno in terreni a nord del territorio comunale: i 51 mila euro spesi ora per la sistemazione provvisoria? Però non pagheremo le bollette future…”.Cristian Rostovi (PdL) ha indicato nel termine provvisorio una parola “che mi fa paura. Era preferibile la soluzione delle micro-aree familiari e prefiguro che la questione finirà con una permuta tra via dei Fuochi e altri terreni dell’ente locale…”. Il capogruppo del PdL Roberto Andreoli dal canto suo ha ricordato che spendere poi 37 mila euro per spostare alla Cappuccina la colonia felina che ora vive nel rustico adiacente il Campo “è una cosa che non sta né in cielo né in terra”.

Giliola Pivetti in sede di replica si è poi chiesta se effettivamente “questi siano gli ultimi soldi che spenderemo per i nomadi. Chi si assume la responsabilità di dirlo? Io credo che i Sinti ci prendano in giro e che l’Opera nomadi non sia il soggetto che può aiutarci di più a risolvere il problema…” Il Sindaco Campedelli ha infine chiuso la discussione ricordando che nei 37 mila euro della colonia felina è compreso anche l’abbattimento del rustico, che via dei Fuochi “è una strada percorribile ma che al momento del voto in Consiglio sulla Variante urbanistica questa dovrà essere votata da tutti”, che l’Opera nomadi ha avuto invece un peso importante per definire un percorso con le famiglie che non andranno a Cortile, “dove gli investimenti fatti nella ex scuola in queste settimane comunque rimarranno. Verona non credo sia un esempio da seguire e credo anche che questi saranno gli ultimi soldi spesi per i nomadi, che dovranno assumersi la responsabilità delle loro scelte. Nego poi – ha concluso – che a Cortile ci siano cittadini senza casa a causa del sisma. Ci sono agricoltori che vivono in moduli dati dalla Regione direttamente, agli altri abbiamo dato alloggi e C.A.S”.