«È una continua emorragia e tutti i settori ne sono toccati. Questa volta tra le imprese più di colpite, ma non certo le uniche, vi sono gli agenti e rappresentanti di commercio. Questo Paese va a fondo, ucciso dalle tasse, dalla burocrazia e da una classe politica inadeguata.» Luigi Davoli, presidente provinciale FNAARC (Agenti e Rappresentanti di Commercio di Confcommercio), denuncia così il gravissimo danno rappresentato dagli aumenti dei pedaggi autostradali, con cui si è aperto il 2014.
«La categoria –continua Luigi Davoli- è esasperata dall’ennesima stangata che si tramuterà per ogni agente in maggiori costi per 400/500 euro, a cui si devono sommare le oscillazioni del carburante, delle assicurazioni, della manutenzione dell’auto e 17 accise che gravano sui rifornimenti, tra cui quella per finanziare la guerra in Etiopia! Una stangata che andrà a colpire non solo questa categoria, ma che si ripercuoterà su tutta la filiera produttiva.»
«L’aumento dei costi previsto non è da sottovalutare –afferma il presidente provinciale FNAARC – Confcommercio- se consideriamo che i fatturati degli agenti di commercio non sono in crescita e quindi ogni aumento di costi riduce i margini di guadagno.»
«Le tariffe –continua Luigi Davoli– dovrebbero servire a ripagare gli investimenti non ad arricchire gli azionisti. L’anomalia è che le tariffe vengono elaborate con un sistema che tiene conto dell’inflazione, di obiettivi di efficienza, del traffico e della qualità dei servizi che sono tutti sbilanciati a favore dei concessionari.»
«La nostra proposta –conclude il presidente Davoli– è l’adozione del “Bollino” sul modello del contrassegno autostradale austriaco.»