Stefano-IseppiDurante l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Pavullo, è stato approvato il nuovo Regolamento Urbanisitico Edilizio, il cosiddetto Rue. Uno strumento voluto dall’Amministrazione Comunale, per contribuire alla ripresa del settore edile e per migliorare sia la qualità delle costruzioni, sia l’utilizzo del suolo. L’Assessore alla pianificazione del territorio e all’edilizia privata, Stefano Iseppi, spiega le novità del Rue e i prossimi obiettivi di pianificazione territoriale.

L’approvazione del Rue era uno dei punti qualificanti del programma dell’Amministrazione Comunale. Perché è così importante?

“È importante perché regola non solo tutti gli interventi di natura edilizia, ma si pone alcuni grandi obiettivi per lo sviluppo di Pavullo e del suo territorio. Il primo è migliorare e qualificare da un punto di vista energetico e sismico le abitazioni. In secondo luogo contiene norme per migliorare la qualità urbana della nostra città e disciplina gli interventi nelle zone rurali, cercando di ridurre il consumo di suolo. Sono regole, in una battuta, adottate per costruire una città migliore. Oltre ai contenuti, poi, vorrei sottolineare il metodo adottato. C’è stato un confronto inedito rispetto al passato tra Amministrazione Comunale e le vari categorie interessate, perché è giusto che le scelte urbanistiche siano trasparenti e il più possibile condivise”.

Parliamo di contenuti.

“Abbiamo cercato di coniugare gli incentivi fiscali e sui volumi, applicando le novità della nuova legge Regionale sull’edilizia, ma, soprattutto, accogliendo il nuovo concetto di ristrutturazione edilizia introdotto dal “Decreto del Fare”, proposto dal Governo Letta. Oggi più che mai occorre investire nella riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, sia sotto il profilo del risparmio energetico, sia sotto quello della sicurezza sismica. Sono processi lunghi e che vanno sostenuti anche perché credo, dato il momento, che solo in questo modo possiamo creare opportunità di lavoro per il settore edilizio. Particolare attenzione è stata posta agli interventi nel territorio rurale, cercando di trovare soluzioni ai problemi che in questi anni ha incontrato chi voleva investire nelle ristrutturazioni delle vecchie case di campagna. Infine abbiamo cercato di semplificare, fin dove consentito dalle leggi, le procedure, che spesso sono un ostacolo per cittadini e imprese”.

Si cerca quindi di dare una mano al settore edilizio.

“Certo. Evidentemente dare una mano, non significa solo togliere delle regole, ma crearne di migliori rispetto alle precedenti. Dobbiamo poi dire con chiarezza, che non è permesso fare tutto in assoluto. Anche perché i cittadini sono sempre più attenti alla qualità del vivere e di come si costruisce: anche questo crea valore. Diamo una mano, poi, se creiamo opportunità, sommando gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni, a quelli volumetrici per chi volesse ricavare qualche spazio in più per la propria famiglia. Va anche detto, che da solo un regolamento non risolve i problemi del settore edile, che dipendono anche dalla fiscalità e dalla carenza di credito”.

Quali sono i prossimi obiettivi?

“Avevamo un impegno in questa legislatura. Quello di completare gli strumenti urbanistici. Abbiamo fatto un passo importante con l’approvazione del Rue, perché superiamo la pianificazione del vecchio Piano Regolatore. Ora apriamo una fase nuova e iniziamo a lavorare al primo Piano Operativo Comunale, il Poc, che non solo programmerà le opere pubbliche, ma disciplinerà i nuovi interventi privati creando quindi ulteriori opportunità per il settore”.