A oggi le due candidature espresse dal PD non ci convincono.
Pensiamo a una strada nuova per questa città.
Questo in sintesi l’esito dell’assemblea degli iscritti del circolo modenese di Sinistra Ecologia Libertà, che ha dato mandato agli organismi dirigenti di esplorare una terza via a quella che oggi si configura come una competizione tutta interna al Partito Democratico.
Una via che sondi la disponibilità di soggetti diversi a costruire, insieme, un percorso che si ponga l’obiettivo di strutturare un’area politica e civica che si muova nel campo di un rinnovato centrosinistra; rinnovato nel metodo e nel merito, più attento ai bisogni e alla voglia di partecipare dei cittadini.
Le proposte in campo, se confermate, ci presentano un orizzonte che vede candidati due autorevoli esponenti del PD, che, seppur provenienti da esperienze e aree diverse del partito, sono espressione di due modi superati di fare politica, lì dove il protagonismo dei cittadini non è considerato oppure viene giocato strumentalmente.
Noi pensiamo che a sinistra, nella nostra città, ci sia uno spazio di elaborazione e di ragionamento in grado di coinvolgere associazioni, movimenti, comitati, singoli che non si riconoscono nello schema finora proposto, disponibili quindi a lavorare per una terza ipotesi, unitaria.
L’esito di questo percorso aperto, che ricalca quanto già sperimentato con il Laboratorio sull’Urbanistica, non è affatto scontato; si scriverà appunto con quanti si vorranno cimentare in questa impresa che crediamo possa essere in grado di entusiasmare e catturare energie disperse o deluse.
Pensiamo che un rinnovato centrosinistra sia l’orizzonte a cui tendere per il buon governo della città, ma a condizione di arrivare alla condivisione di alcuni valori e punti tematici precisi tra le forze politiche e tra i papabili candidati (Bonaccini, Maletti e il/la candidato/a di quest’area civica e politica di sinistra).
Perciò sarà indispensabile un confronto politico preliminare con il PD, confronto sui contenuti dal quale dovrà scaturire la decisione sulla opportunità o meno di dare vita a un’alleanza innovativa per trasformare Modena, e per la cui leadership saranno indispensabili le primarie di coalizione, le cui regole andranno definite con pari dignità tra forze politiche.
SEL in questa fase non si fossilizzerà sui nomi, ma si concentrerà sui temi, seppure sia nostra intenzione proporre come sbocco di questo percorso una candidatura alternativa a Bonaccini e Maletti che competa all’interno di primarie di coalizione e che si qualifichi per un profilo autorevole e competente, inclusivo e popolare.
(Cristian Favarin – Giuseppe Morrone)