Disoccupata a causa della crisi una ragazza reggiana, nonostante le ristrettezze economiche, è riuscita a soddisfare i suoi vizi grazie ad un singolare escamotage. Abbonamento in piscina, ricariche telefoniche, abbigliamento cosmetici e lauti pranzi in ristorante. La ragazza, infatti, dopo essersi data alla bella vita si è presentata ai Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Santa Croce “disconoscendo” gli acquisti e formalizzando la denuncia per clonazione della sua carta di credito. La denuncia è stata poi presentata in banca che ha risarcito la correntista accreditando sul suo conto l’esborso ammontante ad alcune centinaia di euro. Credeva di aver espletato una formalità nel denunciare la clonazione della sua carta di credito è invece si è ritrovata indagata: i Carabinieri di Via Adua l’hanno infatti denunciata per simulazione di reato e falso ideologico commesso in atto pubblico da privato. Le immagini dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi “battuti”, la ferrea memoria di alcuni esercenti unitamente al riscontro che vedeva le ricariche telefoniche rimpinguare il credito del cellulare della ragazza sono stati gli elementi che hanno permesso ai carabinieri di scoprire l’escamotage e denunciare la ragazza in ordine ai citati riferimenti normativi.