Andrea-GandiniNegli ultimi giorni, a Sassuolo, si è riacceso (sui quotidiani, in Tv e sul Web) il dibattito sul Verde pubblico e, soprattutto e giustamente, sulle mancanze dell’attuale Amministrazione comunale che per gli orrori in tema di Verde dovrebbe semplicemente dimettersi, tornare a casa. I parchi, le aiuole, le aree verdi della città sono tristemente invase da erbacce ed erba alta. Lo stesso accade nei parchi urbani, dove il degrado è ormai evidente.

Se i nostri amministratori non sono in grado nemmeno di provvedere alla manutenzione del verde pubblico, con giustificazioni varie e probabilmente pretestuose, forse dovrebbero cementare e recintare tutto, per liberarsi da ogni problema.

La situazione è ancora più grave se si pensa a cosa rappresenta il Parco Vistarino per i sassolesi. L’area verde in questione, infatti, è uno dei simboli della città (indicato dall’amministrazione come fiore all’occhiello nella trascorsa estate in termini di iniziative culturali), e invece una tranquilla passeggiata è servita al sottoscritto a constatare amaramente lo stato di degrado dell’area, un Verde pubblico in uno stato pietoso: erba gialla e secca (anziché verde….); un prezioso roseto ormai inesistente e malandato, siepi ed aiuole senza forma; alberi squilibrati; apparente assenza di irrigazione; apparente assenza di concimazione.

“Quando ho notato lo stato di degrado del parco Vistarino ero in compagnia di alcuni amici provenienti da altra città. Lo sconforto è stato tale che se avessi potuto utilizzare il replay avrei fatto volentieri marcia indietro tenendoli ben chiusi in casa davanti ad una tazza di caffè, ma la brutta figura ormai era fatta. Una bella passeggiata nella nostra città evidenzia lo scempio di quello che fu un bellissimo giardino pensile (S.A.I.L.) ormai ridotto ad un ammasso di erbacce, un parco Ducale dove l’illuminazione è pressoché assente e rende non praticabile l’area nelle ore serali, le aree giochi riservate ai bambini esistenti presso parco “Vistarino” e parco “Boccaccio” da tempo transennate per evidenziare giochi rotti e pericolanti mai riparati o sostituiti. A nulla è valso l’ordine del giorno presentato dal Gruppo Misto in Consiglio Comunale ed approvato, volto a richiedere l’adeguamento dei giochi esistenti, in base alla normativa di tutela dei disabili, rimasto poi completamente inattuato.

Che dire inoltre dei “simboli storici” della città? “La Guglia di Marco Pio” da poco restaurata e riportata all’originario splendore che versa in stato di abbandono contornata da erbacce, unitamente alle “canalette” di piazza Garibaldi restituite alla loro originaria funzione, ma solo per un brevissimo periodo per tornare rapidamente ad essere nascoste da grate, onde consentire la collocazione di tavoli dedicati alle attività commerciali del centro e perdendo il fascino infantile che da sempre hanno rappresentato nella memoria di intere generazioni di sassolesi.

L’unica risposta della amministrazione a tutt’oggi è rappresentata da Illusioni locali come gestione e manutenzione del verde pubblico “a costo zero” con “fantastici” risparmi per le casse comunali; coinvolgimento popolare e associazionistico; coinvolgimento di cittadini volontari ma non professionisti del verde quali sono invece gli agronomi, i periti agrari, gli operai specializzati, assenza di adeguati investimenti e manovre di Bilancio a favore del verde pubblico. Per piccole cose, infatti, come la potatura di piccoli arbusti e piccoli alberi, lo sfalcio dell’erba su piccole superfici di terreno, la sistemazione di terreno ecc. possono andar bene le piccole strategie . Ma vorrei proprio vedere queste trovate geniali del “costo zero”, dei “volontari” e di “simili barzellette” di fronte ad alberi alti da potare o da abbattere , di fronte ad ettari ed ettari di erba infestante da sfalciare, di fronte alla necessità di effettuare un particolare tipo di trattamento fitosanitario o di fronte alla sistemazione di un terreno franato! Tutte cose che sono emergenze reali nella mia Città e che necessitano di professionisti, di soldi e di politici coraggiosi e competenti. Inoltre, in tema di Verde urbano sarà bene ricordare (e tenere sempre presente) quanto precisato dall’ art. 2 della Legge n. 152 del 1992 e cioè competenze e maestranze specializzate.

Penso che la mancata attuazione dei lavori prescritti sarà probabilmente da attribuire esclusivamente ai vertici politici dell’Amministrazione comunale (presunti ritardi nel finanziamento necessario per indire, in tempi rapidi, Gara di Appalto per Ditte specializzate per l’attuazione degli interventi indicati). Una Amministrazione comunale dovrebbe garantire, alla propria comunità, la gestione agronomica e di pulizia del verde esistente per motivi di igiene e sicurezza (gli alberi non potati, le aree piene di erbacce sono ricettacolo di topi e zecche ecc.). Sassuolo Capitale della Cultura? In queste condizioni e con l’attuale Amministrazione, sinceramente mi viene da ridere…e da piangere!

 

(Andrea Gandini, Consigliere Conto Anch’io a Sassuolo)