Federico-RampiniI gemellaggi con l’area del cratere sismico, cos’è e cos’è stato il berlusconismo, l’artigianato, la “questione Nord”: sono questi alcuni degli argomenti che verranno affrontati, mercoledì 18 settembre, alla Festa provinciale del Pd modenese in corso di svolgimento nell’area di Ponte Alto. Appuntamento centrale è quello organizzato, dalle ore 21.00, al Palaconad, nel corso del quale il sindaco di Torino e neo-presidente dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, Piero Fassino interverrà sul tema “Vincere al Nord, vincere in Italia”. Alle 18.30, invece, allo spazio Pensare democratico, per l’omonimo ciclo di presentazione di libri curato da Giovanni Taurasi con la consulenza scientifica del prof. Carlo Galli, verrà presentato il volume “Il berlusconismo nella storia d’Italia” di Giovanni Orsina. Di questo tema di strettissima attualità, esattamente in coincidenza con il voto al Senato sulla decadenza dello stesso Berlusconi, discuterà con Giovanni Orsina il docente del nostro Ateneo Lorenzo Bertucelli. Rinviata, a causa di imprevisti e concomitanti impegni, l’iniziativa del ciclo “Incontri del Cantiere del programma 2014” incentrata sul “Piano strutturale e futuro della città”. Il primo incontro della giornata di mercoledì 18 settembre è, comunque, programmato già nel pomeriggio, alle 16.00, quando allo spazio Ricostituente, si terrà l’iniziativa promossa dallo Spi-Cgil dal titolo “A un anno dal terremoto, le leghe Spi e i gemellaggi”. Introduce i lavori Norma Lugli della segreteria dello Spi modenese. Intervengono la segretaria provinciale della Cgil Tania Scacchetti, il segretario regionale dello Spi Emilia-Romagna Roberto Battaglia e il segretario nazionale dello Spi Riccardo Terzi. Sono previsti interventi da parte di esponenti delle Leghe dello Spi-Cgil gemellate. Infine, allo spazio Green, dalle ore 20.30, per la “Settimana del volontariato e dell’accoglienza” è in programma un Laboratorio dell’artigianato a cura del Club d’eccellenza “Accoglienza emiliana-bioagriturismi”.

 

Scrittore e giornalista, per anni corrispondente per La Repubblica, ma anche insegnante all’Università di Berkeley e all’Ateneo Jiao Tong di Shanghai. Questa una sintesi del curriculum del protagonista dello spettacolo in programma mercoledì sera sul palco dell’Arena sul Lago. Si tratta di “Occidente Estremo – vi racconto il nostro futuro” di Federico Rampini, uno spettacolo-verità in quattro quarti, costruito con musiche e immagini, sempre in bilico fra teatro e giornalismo. Le scelte musicali della direttrice d’orchestra e pianista Gianna Fratta guidano gli spettatori in questo viaggio di parole che parte dall’America di Gershwin e Ravel, per passare alla Cina e alla più generale musica tradizionale orientale per concludersi a noi, all’Europa rappresentata dalla musica barocca e in particolare dall’Opera. Lo spettacolo è un’analisi degli ultimi decenni raccontata attraverso lo sguardo attento di un giornalista, iscritto giovanissimo al Partito Comunista Italiano, di cui non esitò però a denunciare la corruzione attraverso le pagine di Rinascita, giornale che per questo dovette abbandonare nel 1982. In seguito vicedirettore del Sole 24 Ore, la svolta arrivò però con gli innumerevoli incarichi all’estero per La Repubblica, in Europa prima, poi a lungo negli Stati Uniti, che lasciò, temporaneamente, per aprire l’ufficio di corrispondenza di Pechino. Tema centrale dello spettacolo dunque, almeno all’inizio, non può che essere il grande Mito Americano, che Rampini rivisita in chiave autobiografica dalla sua esperienza in California, tra la San Francisco Beat e la Silicon Valley di Steve Jobs fino alla Grande Contrazione economica vissuta nel cuore del capitalismo mondiale, la New York di Wall Street. E’ a questo punto che la narrazione si sposta bruscamente a Oriente, in Cina, di cui Rampini mette in scena luoghi, personaggi, atmosfere, illustrandone le profonde contraddizioni, ma anche l’altrettanto profonda aspirazione a diventare potenza imperiale. Chiara la dimensione politica della riflessione di Rampini: cosa significa per noi vivere in questo straordinario rovesciamento di mondi, questa rivoluzione dei rapporti di forza? Dove abbiamo sbagliato? Quali errori delle nostre classi dirigenti stiamo scontando? Domande alle quali il giornalista tenta di dare una risposta, che guardando al futuro, racchiuda un messaggio di speranza, un appello alla passione civile, alla riscoperta che la Storia siamo noi.

 

Ha lo sguardo puntato ad oriente anche l’appuntamento di domani sera programmato all’interno dello spazio Diari di Viaggio, dove a partire dalle 21.30, Emanuele Costetti propone l’itinerario “La via della seta: da Pechino al Pakistan”. Voltando decisamente pagina, l’Arena Sportiva ospita l’esibizione di ginnastica artistica degli atleti della Lega di Ginnastica di Uisp Modena. Allo spazio El Baile serata dedicata al tango: dalle 21.15 Otrotango introduce al celebre ballo argentino con una lezione gratuita di avvicinamento. A seguire, dalle ore 22.15, milonga selezione musicale a cura di Mojito y Dango.

Dalle ore 21.00 la Balera ospita invece l’orchestra Diego Zamboni con Marcella & Francesca (ex Bagutti). Fine serata all’insegna della musica dal vivo grazie al nuovo appuntamento dello spazio Al Giazz, dove dalle 23.00 si esibirà il quartetto composto da Marco Tamburini (tromba), Stefano Calzolari (pianoforte), Paolo Badini (contrabbasso) e Tony Arco (batteria). Infine dalle 23.30 allo spazio GD / Arci selezione musicale a cura di dj di Radio Antenna 1.