Termovalorizzatore-Modena_3Il Coordinamento Federale e il Circolo di Modena di Sinistra Ecologia Libertà commentano la conferenza stampa del Presidente della Provincia Sabattini e del Sindaco di Modena Pighi in merito alla vicenda della riclassificazione dell’inceneritore di Modena.

Anzitutto, non ci convince la logica che da settimane anima le dichiarazioni degli amministratori locali all’insegna del “non cambierà nulla”.

Invece, secondo noi, le cose debbono proprio cambiare, non solo perché sono mutate le norme europee e stanno lentamente modificandosi le politiche nell’ambito del nuovo ATO (Ambito Territoriale Ottimale oggi coincidente con la dimensione regionale), ma soprattutto per affermare un principio che può diventare il motore delle politiche di rinnovamento, ovvero che comportamenti virtuosi dei cittadini possano tradursi in benefici per la comunità.

Affermare questo principio significa che, di fronte ad una diminuzione dei rifiuti prodotti attraverso politiche in capo alla pubblica amministrazione modenese, deve corrispondere una diminuzione dei rifiuti da smaltire attraverso incenerimento nell’impianto di Modena; a maggior ragione, nel nostro caso dove dai camini dell’impianto si vede la Ghirlandina, e questo non per una banale “sindrome di Nimby” quanto per incoraggiare un nesso tra buone pratiche dei cittadini e scelte istituzionali.

Solo ciò, infatti, renderebbe credibile agli occhi dei cittadini una strategia di medio periodo di superamento della logica del tradizionale smaltimento adottando sistemi alternativi quali il trattamento meccanico biologico nel quadro del massimo recupero, riuso e riciclo di materia; in questo senso, gli amministratori e i partiti delle maggioranze di centrosinistra saranno chiamati a lavorare e ad esprimersi in sede di Piano regionale dei rifiuti e a questo appuntamento occorre caratterizzarsi come portatori di proposte di cambiamento e non di mera conservazione.

La recente lettera di Hera non aggiunge nulla alle comunicazioni precedenti (prima di sospensione e poi di annullamento del’investimento sulla cosiddetta terza linea), investimento che avrebbe accresciuto la portata di smaltimento dell’impianto a 240 mila tonnellate giustamente scongiurato; resta la questione di ripensare al rapporto tra proprietà e gestione dell’azienda, che anche da questo caso risulta non adeguata a confermare il primato del ruolo della politica, e della partecipazione dei cittadini, sulla gestione dell’azienda.

SEL registra positivamente che le recenti parole spese dai candidati in pectore del PD inseguano, nella sostanza, la posizione da noi sempre espressa (superamento della logica dell’incenerimento) e ribadisce come questo diventerà (insieme all’introduzione della raccolta differenziata porta a porta) un elemento strategico che porteremo al tavolo di discussione su alleanze e programmi; in parallelo, e ribadendo il nostro dissenso sulle scelte compiute, riteniamo necessario un confronto di maggioranza tra le forze politiche che sostengono Sabattini da convocarsi al più presto.

(SEL-Coordinamento Federale, SEL- Direzione di Circolo Modena)