“Oltre 237 mila euro spesi in nemmeno 4 anni per pagare forniture di energia elettrica ed acqua al campo nomadi di via nuova ponente. Una spesa media di 1000 euro all’anno per ognuno dei 69 nomadi presenti nel campo ed un esborso di 20.000 euro in più soltanto nel 2012, per un totale di oltre 70 mila euro, rispetto alla media degli anni precedenti”.
Sono le cifre rese note dal Consigliere regionale Andrea Leoni tratte dalla risposta data dall’Assessore regionale ai servizi sociali Teresa Marzocchi all’interrogazione presentata dallo stesso Consigliere sui costi sostenuti dal Comune per il pagamento delle utenze del locale campo nomadi di via Nuova Ponente a Carpi, in provincia di Modena.
“Entrando nel merito della risposta data dall’Assessore regionale emergono tanti elementi che denotano il discutibile operato della Giunta di centro sinistra del Comune di Carpi. L’Amministrazione non ha onorato l’impegno preso due anni fa di smettere di pagare le bollette ai nomadi, non ha fatto nulla per superare e chiudere, come promesso, il campo stesso. A questo va aggiunto che, con i problemi legati al terremoto, si sono diradati i controlli periodici programmati all’interno del campo, nonostante la presenza al suo interno, confermata dalla cronaca, di soggetti autori di reati. E come finale, il fatto che anche gli ultimi 70 mila euro spesi nel 2012, e che potrebbero aumentare a seguito di probabili conguagli, sono tutti a carico del Comune, visto che la Regione, almeno questa volta, non ha sborsato un euro.
Difficile da giustificare nei confronti delle famiglie che tirano la cinghia per arrivare a fine mese. Se una persona non paga la bolletta rimane al buio perché i gli piombano il contatore. È davvero poco spiegabile perché invece ai nomadi di Carpi vengano pagate le bollette dal Comune.
A fronte di questi dati non possiamo fare altro che chiedere nuovamente all’amministrazione di trattare in egual modo tutti i cittadini e di mettere uno stop a questi privilegi, tanto più assurdi perché garantiti a favore di chi ha dimostrato in più occasioni, di non rispettare la legge e ed il patrimonio comune”.