“Una posizione che non può che destare seria preoccupazione”. Questo il commento di Confesercenti Modena, a margine della ricerca realizzata per la Camera di Commercio di Roma – oggi sul quotidiano economico Il Sole 24 Ore – nel merito dell’esposizione del territorio a rischio d’indebitamento e di usura. Indagine che colloca capoluogo e territorio modenese poco sopra la metà della graduatoria nazionale, 41° posto – su 103 realtà territoriali – ma al secondo posto, dopo Ferrara, in regione.
“Con la crisi l’usura pare aver subito un vero e proprio boom, segnato dalla presenza fissa della criminalità organizzata nel mercato del credito a nero. Il rischio di finire vittima del suo tragico meccanismo o dell’indebitamento patologico è ora molto più forte che in passato: per le PMI, ma anche per le società di capitali. Tra i fattori che influiscono su questa situazione, il perdurare della recessione economica, la drastica caduta della domanda interna, il razionamento dei finanziamenti da parte del sistema bancario, che non di rado spingono le aziende a rivolgersi al mercato parallelo, o per meglio dire illegale del credito. Pur essendo la questione più evidente nel sud del Paese, si nota come anche al Nord il fenomeno si stia radicando. E’ innegabile di conseguenza che parlare di ‘rischio usura’ significa fare i conti con la penetrazione sul territorio della criminalità organizzata che non esita sui metodi pur di ripulire il denaro di provenienza illecita”.
“L’usura rappresenta il grimaldello per la penetrazione delle mafie nel mercato. Una presenza subdola che non tralascia nessuna attività economico-finanziaria, che cresce in una condizione di sottovalutazione generale ed è di fatto ‘depenalizzata’ per la lungaggine dei processi, che si concludono, molte volte con la prescrizione del reato. Anche di fronte all’esposizione a questo rischio d’infiltrazione dell’usura, riteniamo, come per altro più volte richiesto sia opportuno rivedere profondamente le Leggi in materia, per fare emergere con più evidenza il reato e per incoraggiare le vittime alla denuncia”.
“È sicuramente importante che anche a livello locale si assuma la piena consapevolezza dei rischi in cui potrebbero incorrere ulteriormente la nostra economia, il nostro territorio e quindi la nostra società. La guardia alta è indispensabile, ma ancor di più il contrasto – ambito in cui nello specifico caso modenese, c’è la necessità di un rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine, oggi ancora sotto dimensionati rispetto le reali esigenze del territorio – di fronte a quello che è l’agire malavitoso; che non si esime dal legare a sé pezzi sempre più ampi di economia, per completare l’opera di conquista del territorio”, conclude Confesercenti.