acqua-rubinetto-3Premesse diverse legate ai singoli territori, ma un dispositivo comune con proposte concrete su come gestire e tutelare in futuro la risorsa idrica: il Pd ha messo a punto uno specifico ordine del giorno sul tema acqua che è stato presentato nel pomeriggio di oggi in Consiglio comunale a Modena e che verrà presentato, nei prossimi giorni, negli altri Consigli comunali della provincia. “L’acqua a Modena oggi è buona e abbondante – dicono i segretari provinciale e cittadino Negro e Sirotti e il capogruppo Pd modenese Trande – l’impegno dei nostri amministratori e del nostro partito è quello di garantire qualità e quantità inalterate anche per il futuro, cercando semmai di fare ancora meglio in tema di riduzione degli sprechi e contenimento dei nitrati”.

Oggi il testo è stato presentato in Consiglio comunale a Modena, ma da domani, con le opportune modifiche legate ai singoli territori, verrà portato alla discussione anche nei Consigli comunali del resto della provincia. Il Partito democratico ha messo a punto uno specifico ordine del giorno su un tema di strettissima attualità: la tutela e la gestione della risorsa idrica. L’ordine del giorno si differenzia per le premesse frutto delle specificità dei territori, ma ha un dispositivo comune costituito da otto “direttrici fondamentali” secondo le quali dovrà muoversi la futura politica di governo e tutela delle acque. Si parte da un dato di fatto importante, frutto dell’impegno degli amministratori che si sono susseguiti negli anni nel governo locale: “nel territorio della provincia di Modena l’acqua potabile è sicura e disponibile in quantità e qualità adeguate”. “Il buon governo della risorsa idrica – spiega il segretario provinciale del Pd Paolo Negro – dovrà essere il segno distintivo anche delle politiche per il futuro. Gli obiettivi strategici, infatti, saranno ancora la riduzione dei consumi e delle perdite delle reti, la totale depurazione delle acque e il contenimento dei nitrati”. “Occorre proseguire nel positivo lavoro svolto – conferma Andrea Sirotti, segretario cittadino del Pd –per implementare anche per il futuro la qualità di gestione e di tutela della risorsa idrica. Pensiamo che solo negli ultimi dieci anni in provincia di Modena sono stati investiti oltre 200 milioni di euro per l’approvvigionamento idrico, il controllo, la depurazione e l’integrazione delle reti”. Per sgomberare, inoltre, il campo dagli equivoci di questi ultimi mesi, il Pd conferma la centralità delle politiche di tutela dei campi acquiferi e delle falde nei processi di pianificazione. “L’acqua è un bene comune – ribadisce il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Modena Paolo Trande – e per la sua tutela e gestione si deve adottare un approccio di area vasta, verso una completa integrazione funzionale delle reti acquedottistiche del territorio provinciale ed extraprovinciale. Sollecitiamo, inoltre, Governo e Parlamento a dare attuazione all’esito referendario: solo la certezza normativa sulla futura gestione del servizio idrico integrato consentirà i necessari investimenti e la piena integrazione tra uso responsabile della risorsa e tutela ambientale dell’acqua”. Altri punti qualificanti dell’impegno Pd sono l’avvio della revisione del Piano di tutela e utilizzo delle acque e l’attivazione del Tavolo nitrati; il completamento delle reti di collettamento delle acque reflue con relativa realizzazione dei bacini di prima pioggia; l’implementazione degli studi relativi alla evoluzione strategica dei fabbisogni idrici e alle possibili forme di utilizzazione della risorsa; ulteriori azioni di sensibilizzazione per la riduzione dei consumi delle famiglie e delle imprese, sia agricole che manifatturiere; l’attuazione di forme di partecipazione informata delle associazioni di categoria, ambientaliste e dei consumatori nell’ambito del Consiglio locale di Modena di Atersir; la distrettualizzazione degli acquedotti comunali per individuare eventuali perdite occulte, gestire i flussi in ragione della domanda e intervenire nelle emergenze”. “Su questa linee di azione, – conclude Paolo Negro – otto indirizzi ed altrettanti obiettivi che indichiamo nell’ordine del giorno, chiederemo un incontro-confronto con le associazioni ambientaliste che in questi anni sono stati luoghi di partecipazione e cittadinanza attiva sul tema dell’acqua “bene comune”.