Tutti i venti fotored installati a Modena saranno presto a tecnologia digitale, con prestazioni migliori e una notevole semplificazione nella gestione degli impianti e nella lettura delle immagini scattate al passaggio con il rosso. I lavori di manutenzione straordinaria che consentono anche la sostituzione degli ultimi dieci apparati analogici, le fotocamere convenzionali funzionanti con la vecchia pellicola fotografica, termineranno entro la fine di luglio.
Uno studio realizzato in questi mesi dal comando della Polizia municipale, inoltre, ha confermato l’efficacia dell’attività preventiva svolta dal sistema di rilevazione automatica delle infrazioni agli incroci regolati da semafori e ha suggerito di ricollocare alcune attrezzature per garantire la sorveglianza elettronica di tre nuovi incroci dove negli ultimi anni sono stati registrati diversi incidenti: via Zucchi con viale Storchi e via Cialdini (dal 2006 al 2011 sono stati registrati 17 incidenti stradali), via Cucchiari con via Vignolese (16 incidenti) e viale Tassoni con piazzale Aldo Moro (32 incidenti).
“L’effetto deterrente dell’installazione dei fotored – spiegano dal comando di via Galilei – contribuirà ad aumentare la sicurezza in questi incroci, così come è avvenuto in questi anni in tutte le aree dove sono stati installati”.
Le sanzioni, inoltre, sono decisamente in calo, a conferma “dell’efficacia a carattere preventivo di questa tecnologia” sottolinea Antonino Marino assessore alla Qualità e sicurezza della città ricordando alcuni dati: “Dalle 16 mila sanzioni del 2006 siamo è passati a 12 mila l’anno successivo e a diecimila del 2008, per poi diminuire in modo continuo nel corso degli anni arrivando a meno di tremila nel 2012”. Le infrazioni sono state precisamente 2.978 per venti postazioni, cioè in media poco più di 12 ogni mese per ogni postazione.
“Le nuove apparecchiature sostituiranno a costo zero le vecchie – spiega Marino – e complessivamente l’operazione, che si colloca nell’ambito delle attività di manutenzione del sistema, avrà costi molto contenuti per il Comune, limitati alle spese vive di installazione, comprensive di posa dei cablaggi e degli allacciamenti elettrici, ma può contribuire a migliorare notevolmente la sicurezza stradale attraverso una modifica virtuosa del comportamento alla guida nei centri urbani quando ci si avvicina a un impianto semaforico”.