“La ferrovia Modena-Sassuolo è sempre stata presentata ai modenesi come un’opera fondamentale. Come ogni infrastruttura pubblica che si rispetti anche ‘Gigetto’ ha avuto il suo battesimo. Anzi ne ha avuti addirittura due: il primo a dicembre 2003 e il secondo nell’aprile 2004. Frastornato dalla grancassa della propaganda, agli increduli utenti del treno Modena-Sassuolo furono assicurati mirabolanti prospettive: ben 19 treni con 38 corse al giorno con probabile aumento delle frequenze, previsioni di aumento senza confini dei passeggeri, 20 chilometri di binari, sette stazioni. Per avere tutto questo bengodi, i cittadini dovettero sborsare, solo per il territorio comunale del capoluogo, la bellezza di 17 milioni di euro per il raccordo tra Stazione piccola e Stazione centrale, 26 milioni per il tunnel tra Vignolese e Moreali, 15 milioni per sistemare la Stazione piccola, 6,5 milioni per la barriera antirumore tra via Rossini e via Pergolesi. Cifre da far girare la testa degne di un’opera faraonica.
Ora veniamo a sapere dall’Assessore regionale che, di fatto, a settembre inizierà lo smantellamento progressivo di Gigetto camuffato da un cambio di strategia che prevede sempre meno treni e sempre più bus che li sostituiscono. Alla fine dei giochi Gigetto, inaugurato solo nove anni fa, è costato ai contribuenti decine di milioni di Euro senza considerare che i cantieri aperti per realizzarlo hanno suscitato proteste e richieste di risarcimento. Un investimento che doveva incrementare l’utilizzo del trasporto su ferro a discapito di quello su gomma. Alla fine dei giochi niente di tutto questo si è realizzato. Ho presentato quindi un’interrogazione alla Regione Emilia Romagna per fare il punto sui soldi pubblici dei soldi spesi dal 1988 ad oggi. Ho chiesto inoltre di sapere in base a quali stime di passeggeri, costi ed introiti la Regione vuole abbandonare i treni a favore dei bus. Infine se e come la Regione tenti di giustificare le scelte strategiche, di programmazione ed economiche a fronte del fallimento di un progetto che doveva essere il fiore all’occhiello del trasporto pubblico modenese e che si prepara ad essere smantellato dopo neanche dieci anni di utilizzo. Gigetto si candida ad essere il più perfetto esempio di buona programmazione al contrario. Non certamente un modo sapiente di gestire la macchina pubblica. Chi tra i nostri amministratori ha voluto questa costosa chimera dovrebbe ammettere le proprie responsabilità.”
Lo afferma il Consigliere regionale Andrea Leoni che sulle fosche prospettive del treno Modena-Sassuolo ha presentato un’articolata interrogazione al Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani.