Sono centinaia i messaggi che stanno giungendoci dai democratici reggiani in queste ore: grande e semplice felicità per l’elezione di Laura Boldrini e Pietro Grasso alle presidenze di Camera e Senato.

Saranno coincidenze: ma la data del 16 marzo – giornata della lotta alla mafia e del ricordo delle sue vittime, con la grande manifestazione di Don Ciotti e della sua Libera a Firenze, nonchè anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell’uccisione della sua scorta – e poi quella del 17 marzo, compleanno dell’Italia Unita, bene incarnano questo momento così profondo di rinnovamento per il nostro Paese. Che la seconda carica dello Stato oggi sia rappresentata da chi ha dedicato la vita alla lotta contro la criminalità organizzata  e che la terza sia affidata ad una donna che ha fatto –  a livello internazionale – della battaglia dei diritti la propria missione, è certamente il più bel regalo che si può fare – in questa occasione – al nostro Paese.

Nei messaggi che ci arrivano si legge l’orgoglio per il ruolo che il Partito Democratico ha avuto in questa occasione. Un ruolo fatto di capacità di innovare e di consapevolezza di come questo sia indispensabile, oggi, per l’Italia. Questa è la richiesta che complessivamente hanno fatto gli elettori. In questo senso dobbiamo essere in grado di costruire le risposte per avere l’appoggio degli italiani. E non è stato dunque per accordi caminettistici – per scambi e negoziazioni – che si è giunti a un risultato che, in particolare al Senato, ha goduto dell’appoggio anche di voti esterni alla coalizione di Italia Bene Comune.  Così funziona la democrazia: si è lì per rappresentare ciò che è bene per il Paese, ciò che la gente sta chiedendo. E per fare questo serve la propria coscienza: lo dice un partito che è Democratico, e che per le sue discussioni interne spesso è stato caricaturalmente ritratto.

A Laura Boldrini e a Pietro Grasso il nostro miglior augurio di buon lavoro. Che il Parlamento, oggi, si affidato alla loro certamente non passiva custodia, ci rende tutti più sereni. Forse la primavera sta arrivando.

 

Roberto Ferrari

Segretario Provinciale PD Reggio Emilia