“Il passo indietro del Partito Democratico e della Giunta sulle Dogali è interessante novità- spiega Luca Ghelfi, portavoce del Pdl Modenese – forse il Partitone sta cominciando a perdere una parte della sua tradizionale arroganza. O forse, più probabilmente, la spaccatura interna è più significativa di quanto voglia tentare di mostrare il partito stesso. Le piscine Dogali, che per molti possono essere un problema secondario, sono il simbolo di come le cose avvengano a Modena: un affidamento diretto per una convenzione milionaria, ad una cordata. E’ la migliore? Può darsi: ma se si è così certi, perché non mettere alla prova questo sistema, e fare un bando? Paura di perdere la strada vecchia per la nuova? Insomma, un gesto di trasparenza sarebbe proprio mettersi alla prova dei fatti, e confrontare più offerte sul piatto, senza aprire diatribe personali con questa o quella associazione, polisportiva o quant’altro, ma semplicemente riconoscendo il valore delle proposte concorrenti. In un’epoca di spending review, nella quale si chiedono faticosi sacrifici a tutti, avere la certezza di fare il meglio, al giusto costo è un dovere degli enti locali”.