Sono settecento le imprese edili del reggiano che, dall’inizio della crisi economica, hanno cessato l’attività. Altre trecento aziende del settore edile invece, stanno ricorrendo alle procedure di mobilità e temono di dover chiudere l’attività nel corso del 2013. I derivati dell’edilizia, ossia i settori legno, manufatti e laterizi, rivenditori di materiali edili sono in ginocchio in quanto le imprese non pagano più i propri debiti.
Le responsabilità di questa pesante situazione vanno ricercate principalmente in due ambiti: quello dei mancati pagamenti delle pubbliche amministrazioni per opere edilizie già eseguite che a catena si ripercuote in tutto il settore e quello del pesante carico fiscale, ormai insostenibile, gravante sul patrimonio immobiliare; carico che, nel corso del 2012, si è particolarmente accentuato, disincentivando così gli investimenti nel settore.
Anche il problema disoccupazione, nel settore edile, è destinato ad aggravarsi nel corso dell’anno, in ragione del fatto che le aziende stanno esaurendo i fondi per gli ammortizzatori sociali.
Il Consigliere regionale del Pdl, Fabio Filippi, a questo proposito ha presentato in mattinata un’interrogazione al fine di conoscere cosa intenda fare la Regione per affrontare la situazione di crisi nel settore edilizio.