Negli ultimi mesi hanno imperversato nei comuni del comprensorio ceramico delle province di Modena e Reggio Emilia, razziando all’interno di abitazioni, auto, garage e cantine. Una ventina i colpi per ora addebitati ai 4 predoni che potrebbero essere la punta di un iceberg alla luce dell’esito delle perquisizioni che ha portato al rinvenimento ed al sequestro di variegata refurtiva per un controvalore stimato in circa 10.000 euro buona parte della quale restituita ai derubati. Questa in sintesi la premessa dei fatti che ha visto i Carabinieri della Stazione di Castellarano denunciare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia 4 cittadini nordafricani (3 marocchini ed un tunisino ndr) aventi un’età compresa tra i 25 e i 40 anni chiamati a rispondere dei reati di concorso in furto aggravato e ricettazione. Nel loro covo, localizzato dai Carabinieri in un’abitazione della frazione Tressano di Castellarano, i 4 indagati “custodivano” variegata refurtiva (computer, costoso abbigliamento sportivo, monili in oro, occhiali da sole, profumi, materiale informatico, scarpe, utensili da lavoro e varie bottiglie di vini e liquori etc..) per un controvalore di circa 10.000 euro, buona parte della quale ricondotta a una dozzina di colpi consumati nelle pertinenze delle abitazioni di Via Cimabue a Castellarano.
I Carabinieri della Stazione di Castellarano sono arrivati ai 4 predoni grazie all’eccezionale connubio tra l’intuito investigativo e l’attività di controllo del territorio. Difatti la recrudescenza dei furti nella zona a confine tra i comuni di Castellarano, Casalgrande, Scandiano e Sassuolo, in provincia di Modena, ha indotto i Carabinieri di Castellarano ad intensificare i controlli riscontrando la presenza dei 4 soggetti sospetti nel territorio di competenza. Nei confronti dei predetti nel proseguo delle indagini venivano acquisiti forti sospetti che inducevano i Carabinieri della Stazione di Castellarano ad andare a “visitare” i quattro nel loro domicilio localizzato in un abitazione della frazione Tressano di Castellarano, dove i Carabinieri davano corso, con esito positivo, ad una perquisizione domiciliare. L’attività condotta dai Carabinieri consentiva non solo rinvenire l’ingente partita di refurtiva ma anche di addebitare ai 4 le responsabilità per i raid furtivi (una dozzina di colpi ndr) commessi prevalentemente nelle pertinenze delle abitazioni di Via Cimabue di Castellarano la scorsa notte. Uno di loro, il 27enne M.G., essendo senza fissa dimora stato sottoposto a fermo di P.G. e ristretto con le accuse di furto e ricettazione a disposizione della Procura reggiana. Un giro “d’affari” assolutamente rilevante secondo i Carabinieri di Castellarano come dimostra il controvalore, ammontante a circa 10.000 euro, della refurtiva stipata in ogni dove dell’abitazione dove i 4 nordafricani sono stati localizzati.
Molta ancora è la refurtiva nelle mani dei Carabinieri di Castellarano in attesa di essere restituita motivo per cui i Carabinieri invitano eventuali cittadini che avessero subito furti in abitazione nella zona a presentarsi, denuncia alla mano, presso gli uffici della Stazione dei Carabinieri di Castellarano per le operazioni di riconoscimento e restituzione della merce ora sottoposta a sequestro.