Nei giorni scorsi è stata depositata in comune a Reggio Emilia una mozione d’iniziativa popolare, firmata da circa 350 cittadini (primo firmatario Donato Vena), che punta a difendere il diritto di voto in assemblea dei piccoli azioni di Iren spa.
La mozione arriva proprio nel momento in cui gli amministratori della ex municipalizzata stanno studiando la modifica dello statuto per riorganizzare la società e dare una risposta agli azioni che fortemente avevano richiesto un cambio di direzione ed organizzazione nell’ultima assemblea.
La mozione punta a facilitare la massima partecipazione ed espressione di voto in assemblea, dei piccoli azioni di Iren spa, molti dei quali sono anche utenti dei servizi erogati dalla società.
La proposta si fonda sulla direttiva europea (2007/36/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 luglio 2007) relativa all’esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate.
La direttiva europea è stata recepita dall’Italia con l’approvazione del Decreto Legislativo n. 27 del 27 gennaio 2010, in particolare all’art. 2370 Diritto d’intervento all’assemblea ed esercizio del voto (codice civile) dove al comma 4 cita “Lo statuto può consentire l’intervento all’assemblea mediante mezzi di telecomunicazione o l’espressione del voto per corrispondenza. Chi esprime il voto per corrispondenza si considera intervenuto all’assemblea”.
Il dispositivo della mozione chiede al Consiglio Comunale di dare un indirizzo politico a Delrio affinchè, anche tramite il coinvolgimento di altri azionisti pubblici del patto di sindacato, proponga tale modifica dello statuto di Iren affinché:
– venga favorito l’espressione del voto, anche per corrispondenza, da parte del socio;
– venga previsto il voto espresso durante lo svolgimento di un’assemblea cui il socio partecipa pur sempre “in diretta”, seppur potendosi palesare non con la voce ma solo elettronicamente;
– preveda il rilascio e la trasmissione della delega in forma elettronica.
Se lo statuto di Iren recepisse tale modifiche sarebbe la prima società quotata in borsa che applicherebbe la norma puntando sul ruolo fondamentale di partecipazione e decisione anche dei piccoli azioni che si potranno costituire in associazione.
Siamo convinti che il partito di maggioranza in consiglio comunale, che crede nella partecipazione dei cittadini alla politica (vedi primarie), accoglierà positivamente la mozione per facilitare la massima partecipazione nelle assemblee delle migliaia di piccolissimi azionisti Iren che, ricordiamo, sono anche utenti della società.
Nei prossimi giorni, tramite alcune forze politiche presente nei consigli comunali di Torino, Genova, Parma e Piacenza, si presenterà la stessa mozione per l’approvazione dei rispettivi Consigli Comunali.
Donato Vena (Rivoluzione Civile – INGROIA)