Il Palazzo dei Pio di Carpi ha subito gravi danni sismici nella sua storia, tra cui recentemente quelli dei terremoti del 1987 e del 1996, dopo il quale sono stati effettuati importanti lavori di ripristino, col miglioramento sismico delle aree aperte al pubblico. Questi interventi hanno consentito all’intero Palazzo, pur nella grande complessità morfologica e tipologica, di resistere alle forti tensioni dei due movimenti tellurici del 20 e del 29 maggio, senza avere crolli importanti.
Le conseguenze più rilevanti riscontrate dopo il terremoto del 20 e 29 maggio nell’area di maggior prestigio storico artistico del piano nobile dei Musei sono costituite da lesioni sulla volta a copertura delle due rampe dello Scalone d’Onore, con piccoli distacchi degli intonaci, sulle pareti interne delle Logge del 1° piano, in particolare nelle murature a contatto con le paraste, su alcune volte e alcuni archi di sostegno della loggia est e nord, con distacco di intonaco.
Gli interventi avviati consentono la messa in sicurezza delle volte del piano nobile del Palazzo e dei Musei per preservarle da ulteriori danneggiamenti e rischi di crollo e riaprire i percorsi di accesso al primo piano. Si sta in particolare realizzando un consolidamento delle arcate delle volte in laterizio con un sistema di tessuto di fibre di carbonio. A queste vengono aggiunte fibre di vetro in senso trasversale e resine epossidiche nell’intradosso delle volte e degli archi in modo da resistere in modo ottimale agli sforzi e alle tensioni di trazione.
Maggiori informazioni sugli interventi avviati si possono trovare su Carpidiem, la Rete civica del Comune, che propone nella sua sezione dedicata ai Musei di Palazzo dei Pio (ma ci si può arrivare anche dalla home page e dall’indirizzo www.palazzodeipio.it) In tempo reale. In questo spazio digitale non mancano foto, video, aggiornamenti e informazioni, si potrà leggere un blog e consultare (in formato .pdf) le relazioni relative agli interventi già svolti dall’amministrazione comunale non solo sul Palazzo dei Pio ma anche su altri edifici storici cittadini.