”Oggi pomeriggio, nel carcere bolognese della Dozza, un detenuto di origine dominicana di 31 anni, condannato per produzione e traffico di sostanze stupefacenti, con fine pena 2016, si è suicidato nella sua cella, impiccandosi alla finestra”. Lo rende noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe.”Da quanto ci è stato riferito – aggiunge il sindacalista – l’uomo avrebbe atteso che il compagno di cella uscisse dalla stanza per andare a lavorare. Nonostante l’intervento della polizia penitenziaria, l’uomo sarebbe morto subito dopo. Secondo quanto riferito, si trattava di persona che non aveva mai dato segni di particolari problemi, seguiva le attività e i programmi di recupero. Ciò rende l’evento ancor più imponderabile”.
”Ricordiamo che ogni anno – sottolinea Durante – i tentativi di suicidio nelle carceri italiane, sono circa 1.100 e oltre mille detenuti vengono salvati dalla polizia penitenziaria. Tutto ciò, nonostante le gravi carenze di personale e il sovraffollamento. A livello nazionale – conclude il segretario aggiunto del Sappe – mancano 7.000 unità tra agenti, sovrintendenti ed ispettori. A seguito dei tagli alla spesa pubblica nei prossimi tre anni perderemo altri 3.000 agenti circa. In Emilia Romagna mancano 650 agenti e a Bologna ne mancano circa 200”.